Zelensky al posto di Kennedy, polemiche sul libro di Michele Fina e Gianluca Lioni

Nuove edizioni e polemiche: il presidente dell’#Ucraina #Zelensky sulla copertina de “I grandi discorsi che hanno cambiato la storia” di Michele Fina e Gianluca Lioni. E di Zelensky ci sono le parole, accostate alle storiche orazioni di #Gandhi, #MartinLutherKing,John #Kennedy.
C’è il presidente dell’Ucraina Zelensky sulla copertina della nuova edizione de “I grandi discorsi che hanno cambiato la storia” di Michele Fina e Gianluca Lioni. E di Zelensky ci sono le parole sulla guerra, accostate alle storiche orazioni di Buddha, Gandhi, Martin Luther King, John Kennedy e tanti altri. Scoppia la polemica.
Il discorso del presidente ucraino, pronunciato qualche ora prima dell’invasione, è stato inserito nella nuova edizione del libro “I grandi discorsi che hanno cambiato la storia”, a firma di Michele Fina e Gianluca Lioni, della Newton Compton Editori.
Sarebbe potuto bastare questo a scaldare gli animi, ma a scatenare la polemica – non solo social – c’è anche e soprattutto la nuova copertina della nuova edizione proposta e in vendita. Se nella prima edizione, infatti, c’era John Fitzgerad Kennedy che annunciava il programma spaziale Apollo al Congresso Usa, adesso c’è il primo piano di Zelensky a tutto campo e la descrizione dell’opera diventa la seguente: “Da Gandhi e Mandela, a Martin Luther King e Zelensky. Le parole dei leader che hanno influenzato l’umanità”.
Un accostamento forte che ha suscitato prese di posizioni altrettanto forti, soprattutto sui social.

Ad attirare l’attenzione è stato il duro post dell’artista Fiorella Mannoia. La cantautrice posta sulla sua pagina Facebook ufficiale la foto della copertina del libro, nella nuova edizione, con le parole lapidarie: “Senza commento. Ho finito le parole”.
Neanche a dirlo, in breve tempo il post è diventato virale, sfiorando i tremila mi piace e con migliaia di commenti registrati.
Sempre nella giornata di ieri, poi, la copertina del libro è stata postata anche nelle storie Instagram dalla giornalista Selvaggia Lucarelli, che si è limitata ad un “Too much” come sintetico commento alla copertina della nuova edizione dell’opera.
Le polemiche, tuttavia, sono arrivate anche all’indirizzo di uno dei curatori del libro, Michele Fina, segretario del Pd Abruzzo. E la replica non si è fatta attendere.