Progetti e …ricorsi

Borgo Pilota, scontro tra Calascio e Lama dei Peligni: decide il Tar

Il Bando Borghi continua ad avere strascichi in Abruzzo. Lama dei Peligni ottiene la sospensione della delibera di Giunta: si decide il 25 maggio. Da Calascio: "Si rischia di perdere il finanziamento"

PNRR, continuano gli strascichi dopo la vittoria di Calascio, come Comune aggiudicatario del finanziamento previsto nell’ambito del Bando Borghi, per riqualificare un Borgo pilota d’Abruzzo. Sarà il Tar a pronunciarsi dopo il ricorso di Lama dei Peligni.

Borgo Pilota, c’è un nuovo colpo di scena nel Bando Borghi, che prevede un finanziamento di 20 milioni di euro per molteplici azioni di riqualificazione. Primi sviluppi per il ricorso presentato dal Comune di Lama dei Peligni, che ha ottenuto la sospensione della Delibera della Giunta regionale d’Abruzzo n.136 del 15 marzo scorso, con cui è stato ammesso a finanziamento per il cosiddetto ‘bando Borghi’ del Pnrr il progetto proposto dal Comune di Calascio (L’Aquila). L’annuncio arriva dal sindaco di Lama dei Peligni, Tiziana Di Renzo.
“Ho avuto il dovere di chiedere chiarimenti alla Regione e al Ministero della Cultura sulla procedura di valutazione dei progetti che ha
portato, di fatto e per pochi punti di differenza, all’esclusione del borgo che amministro dall’aggiudicarsi il finanziamento di 20 milioni di euro. Il Piano di Ripresa e Resilienza (Pnrr) è un progetto vitale per il futuro del Paese e della nostra Regione che prevede un programma di modernizzazione delle nostre infrastrutture, della nostra economia e dell’apparato giuridico. Questa importante sfida che coinvolge la Pubblica Amministrazione a tutti i livelli, l’industria e la società civile, deve rispettare non solo i principi della crescita economica, ma anche quelli dell’ordinamento giuridico su cui poggia il nostro sistema democratico. Pertanto ho preso la decisione di sottoporre la questione al Tar de L’Aquila“.

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Il bando rientra nella misura Pnrr – M1C3 – “Turismo e Cultura” – Azione: Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale Intervento 2.1 Attrattività dei Borghi storici”. In graduatoria Calascio ha ottenuto 80 punti, Lama dei Peligni 77. L’istanza è stata accolta il 26 aprile dal Tar, ritenendo che, “a una prima sommaria considerazione e fatta salva la competente valutazione in sede collegiale, siano sussistenti i presupposti per sospendere l’efficacia dei provvedimenti impugnati sul rilievo che il progetto del Comune di Calascio si ponga in violazione dell’art. 9 dell’Avviso Pubblico”.
Trattazione collegiale dell’istanza cautelare in camera di consiglio il 25 maggio prossimo.
“Si attendono gli sviluppi che la vicenda giudiziaria avrà nei prossimi mesi, sperando in una proficua e democratica collaborazione con Regione e Comuni abruzzesi” commenta in una nota il sindaco Di Renzo, assistito dall’avvocato Paolo Borrelli della ‘Società Tra Avvocati Legality’.

La vicenda passa quindi in sede giudiziaria, rischiando di far allungare – e non di poco – le tempistiche per i finanziamenti previsti dal PNNR e le relative programmazioni e attuazioni del progetto. Un allarme che rilancia, dal canto suo, il sindaco di Calascio, Paolo Baldi, commentando appunto la sospensione da parte del Tar dell’Aquila, della delibera di Giunta regionale n.136 del 15 marzo, decisa dopo la presentazione del ricorso del Comune di Lama dei Peligni.
Abbiamo appreso del ricorso il 26 aprile, durante una riunione operativa al ministero alla quale partecipavo insieme alla Regione Abruzzo – spiega Baldi – In quella sede la presidente della commissione ministeriale che esamina i progetti ha reso noto che, in caso di accoglimento del ricorso, il finanziamento alla Regione sarà revocato, non è previsto lo scorrimento della graduatoria. Tra l’altro entro il 12 maggio dobbiamo presentare le integrazioni richieste al progetto – aggiunge il sindaco di Calascio – Ho già invitato il Comune di Lama dei Peligni a ritirare il ricorso”.

Il progetto ‘Rocca Calascio Luce d’Abruzzo’ prevede 20 azioni tra le quali la più cospicua riguarda restauro e salvaguardia del sito della rocca, lo scavo archeologico sotto la supervisione della Soprintendenza e dell’Università dell’Aquila, nonché servizi al turismo, la realizzazione in paese di un polo culturale con museo e il sostegno ad attività tradizionali come la zootecnia.
“Ritengo che alla luce di quanto detto in commissione ministeriale e di fronte al fatto che Rocca Calascio rappresenta la vittoria di un luogo simbolo dell’Abruzzo, nel cuore dei cittadini della regione, d’Italia e del mondo, se far prevalere l’interesse particolare è cosa legittima, forse è poco opportuna in questo caso – dichiara Paolo Baldi – Rispetto le decisioni che verranno prese in sede giudiziaria, ma invito formalmente la collega a rivedere la sua posizione, ritirando il ricorso”.

Il Capoluogo aveva parlato del progetto con il sindaco di Capestrano Antonio D’Alfonso, candidato al Bando Borghi.

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