Monte Velino, lo spettacolo della neve e la vista della capitale

30 aprile 2022 | 00:30
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Monte Velino, lo spettacolo della neve e la vista della capitale
Monte Velino, lo spettacolo della neve e la vista della capitale
Monte Velino, lo spettacolo della neve e la vista della capitale
Monte Velino, lo spettacolo della neve e la vista della capitale
Monte Velino, lo spettacolo della neve e la vista della capitale

Monte Velino: è una delle salite più suggestive del parco regionale Sirente Velino. Il signore del Lago in tutto il suo splendore.

Monte Velino, il foto-racconto. “Escursione con neve che ancora resiste e che premia con la vista della capitale”.

Monte Velino– Senza dubbio ogni camminatore ha la sua vetta sacra, ovvero il luogo esatto in cui si sente a casa sospeso tra felicità e spiritualità. Uno stato di grazia che l’escursionista trova in un unico e solo posto tra centinaia-migliaia di posti tutti diversi. Questo è ciò che racconta e trasmette un escursionista di Avezzano ogni volta che “chiacchieriamo” di montagna. Si chiama Giuseppe Di Mario, per tutti Pino, segno particolare: quarantadue anni di escursioni ed esplorazioni in lungo e in largo, in ogni stagione e con qualsiasi stato d’animo. “In montagna vado per stare con me stesso e con i pensieri più intimi. Lassù si sta decisamente meglio”. 

monte velino

A volte i viaggi iniziano molto tempo prima che sia mosso il primo passo. E’ capitato così a Pino che da piccolo guardava con ammirazione il monte Velino immaginando la sua prima salita. E così fu, intorno ai suoi vent’anni.
“E’ un’esperienza indimenticabile e ogni volta nuova l’ascesa del Velino, per me resta sicuramente la più suggestiva” – commenta dopo una giornata passata tra i suoi sentieri insieme a Rodolfo De Angelis, suo compagno indiscusso di viaggio. Stessi passi, stessi pensieri, stessi occhi, stessa sintonia.
In questi giorni il Velino è ancora vestito di bianco, si raccomandano ramponi da Sevice fino in vetta. Le foto scattate lo scorso giovedì mostrano un cielo limpido tanto che è stato possibile ammirare il cupolone di San Pietro.
Sulla cima del Velino ci sono la croce, installata nel 1952 per volontà di Bartolomeo Caira, e la Madonnina, posta il 10 luglio 1966 dagli alpini delle sezione di Avezzano, Celano e Rosciolo.

monte velino

“Nel 2015 per volontà di alcuni amanti del Velino che formarono il gruppo “Gli amici del 50°” e in accordo con gli alpini fu riportata a spalla a valle per essere sottoposta a restauro. La Madonninafu ricollocata sulla vetta del Velino il 18 giugno 2016. La statua della Vergineè arrivata sulla piazza del Vaticano dove ha ricevuto anche la benedizione da parte di Papa Francesco – racconta Pino che è stato uno dei protagonisti di questa bella pagina di storia di montagna.
DESCRIZIONE – Salita per il Sentiero 3 del Monte Velino metri 2487 – giorno 28.04.2022
“Raggiunto il parcheggio di S. Maria in Valle Porclaneta mt. 1.020 dalla frazione di Rosciolo del comune di Magliano dei Marsi, a mt. 200 c’è l’anonima chiesa la cui costruzione risale alla meta del XI.  Salendo per la carrareccia, si raggiunge Passo le Forche mt. 1221; da qui per sentiero si è ripiegato sulla destra per arrivare e poi risalire il vallone di Sevice fino  al fontanile perenne a quota 1975 (3 ore). Si è proseguito per fino alla Selletta dei Cavalli dove c’è un piccolo pianoro ed è ubicato il Rifugio Capanna di Sevice mt. 2119. Dalla Selletta dei Cavalli inizia l’innevamento del Monte Sevice per metà nel lato EST dove in parte ricopre il sentiero. All’uscita dal traverso sotto la Cima di Sevice la neve si rinviene nell’affacciarsi nel sottostante Vallone dei Briganti ma non sul sentiero. Arrivati all’attacco della Coronella, giro sommitale che
congiunge il Monte Cafornia con il Monte Velino, si rinviene un muro di neve che va dai due ai tre metri con il cono lato Nord innevato con neve dura gelata. Da questo punto in poi è stato necessario indossare i ramponi per arrivare sino in vetta che poi per metà lato ovest risulta priva di neve ore 4,00. Vento dalla Selletta dei Cavalli sopportabile fino in cima che poi è scemato leggermente. Oltre ad ammirare le montagne del circondario è stato possibile intravedere il cupolone di San Pietro immerso nella foschia della capitale”.
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