Il Gran Sasso ha fatto il pienone di sciatori ed escursionisti in questi quasi 5 mesi di impianti aperti. Adesso si pensa all’estate.

Si chiude domenica primo maggio, esattamente come da “previsioni”, la stagione sciistica di Campo Imperatore.
Il comprensorio aquilano è stato l’ultimo nella regione a mettere via gli sci dopo cinque mesi passati tra difficoltà per “i servizi non sufficienti” ed entusiasmo per l’incredibile e continuo flusso di appassionati. “È stata una stagione lunga, faticosa, ma piena di soddisfazioni, dopo due anni di fermo per pandemia. Le nostre strutture hanno cercato di fornire un servizio al massimo delle proprie possibilità, riuscendoci il più delle volte, mancando in alcune altre. Cercheremo di migliorare! È il momento di ringraziare tutte le persone che hanno avuto fiducia nel Gran Sasso e gli operatori del nostro comprensorio che vi hanno lavorato. Uomini e Donne che sono dietro le Strutture Ricettive, i Rifugi, i Bar, i Ristoranti, la Scuola Sci, i Noleggi, gli Impianti Sciistici. Uomini e Donne che hanno lavorato e sofferto per quasi 5 mesi, in tutte le condizioni meteorologiche, affrontando, a volte, un flusso incredibile di appassionati degli sport invernali, addirittura fuori dalla portata e le dimensioni delle strutture stesse” – commenta Luigi Faccia, direttore della scuola di Sci Assergi Gran Sasso.

Gran Sasso, un anno di novità, soddisfazioni e aspettative

E’ stato il primo anno, in cui oltre alle normative per contenere il covid, i comprensori sciistici si sono “imbattuti” nelle nuove regole introdotte dal decreto 40 sulle norme in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali: dall’assicurazione obbligatoria, che copra la propria responsabilità civile per danni o infortuni causati a terzi, all’obbligo del casco esteso agli under 18 anche su slittino ed il divieto di sciare in stato di ebbrezza in conseguenza di uso di alcol e droga.
Per il Gran Sasso è stato anche l’anno dei campionati studenteschi di sci e della visita del numero uno dello sci Alberto Tomba.

Gran Sasso: restyling in estate

Adesso si prospettano settimane di interventi di ammodernamento. A maggio la funivia di Fonte Cerreto si fermerà per un po’, il tempo necessario all’intervento di riqualificazione da 900 mila euro inserito nel fondo complementare del Pnrr. Si tratta di un lavoro delicato e importante della durata di un mese circa, una operazione complessa che interverrà su più fronti: spostamento delle funi portanti delle linee, eliminazioni barriere architettoniche, rifacimento rete fognaria, rifacimento piazzale e bagni a valle.