Passi avanti per la ricostruzione della cattedrale di San Massimo in Piazza Duomo. È stato avviato dal Segretariato regionale Mic l’iter per la procedura di gara per individuare l’impresa che farà i lavori. Ancora qualche mese quindi, per uno dei cantieri che ancora attende, 13 anni dopo il sisma, di vedere la luce.
Lo scorso 5 aprile la Conferenza dei servizi permanente ha approvato il progetto esecutivo che il Segretariato regionale ha formalmente acquisito dal consorzio Sant’Emidio e dalla Diocesi che lo aveva commissionato – per 35 milioni -, prima che la legge dello Stato nel 2015 riconoscesse gli interventi sul patrimonio culturale ecclesiastico di competenza del ministero dei Beni culturali.
L’intervento di ricostruzione di San Massimo è diviso in due stralci suddivisi per ambiti di organizzazione cantieristica: il primo stralcio, dall’importo di 13 milioni, riguarderà la zona presbiteriale interessata dal crollo della copertura, il secondo stralcio, di complessivi 12 milioni, invece, interesserà la restante aula del Duomo.
Duomo San Massimo L’Aquila, altri dieci anni per la ricostruzione
Come riporta Il Messaggero per quanto riguarda le risorse da destinare alla ricostruzione del Duomo, il Segretariato ha oggi a disposizione 18 milioni del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 che sono parte di complessivi 28 milioni. I restanti 10 saranno invece destinati al restauro e valorizzazione degli ultimi tratti delle mura urbiche ancora da ultimare (5 milioni) e alla ricostruzione della chiesa di Santa Maria Paganica – 5,4 milioni – anch’essa danneggiata dal sisma. Per questa, come per il Duomo, il Mic ha assicurato dei fondi a valere sulla nuova programmazione finanziaria che saranno necessari per poter finanziare l’intervento.
