Sanita' e nuove iniziative

L’Aquila, cyclette e psicologi in reparto per i pazienti in dialisi

5 cyclette e due psicologhe in reparto per i pazienti in dialisi con specifiche problematiche: l'iniziativa resa possibile dall'associazione "Solidarietà e Famiglia" per migliorare la salute dei pazienti

Cinque cyclette e due psicologi dell’Università per i pazienti in dialisi. Il progetto per migliorare la salute dei pazienti realizzato grazie all’associazione “Solidarietà e famiglia”.

L’AQUILA – Fare cyclette in ospedale durante la dialisi per migliorare la salute fisica e muscolare e, di riflesso, quella psicologica del paziente. È l’iniziativa avviata oggi all’ospedale dell’Aquila, frutto di una sinergia tra il reparto dialisi, diretto dalla dottoressa Marilena Tunno, affiancata nel progetto dal dirigente medico Luca Piscitani e supportata dal team degli infermieri, e l’associazione aquilana onlus ‘Solidarietà e famiglia’ che ha messo a disposizione cinque cyclette per l’unità operativa. Alcuni pazienti, avvalendosi delle biciclette stabili, hanno cominciato a fare attività fisica durante le sedute di dialisi e ciò permetterà ai medici di monitorarne periodicamente alcuni valori come colesterolo, pressione arteriosa e altri, al fine di migliorarne lo stato di salute. L’attività fisica, in particolare, consentirà di rinvigorire la muscolatura che spesso diventa meno tonica per le conseguenze dovute all’insufficienza renale.
Parallelamente a questo aspetto squisitamente fisico, il reparto assicurerà ai pazienti un sostegno di natura psicologica grazie all’opera di due psicologhe dell’Università dell’Aquila, la professoressa Dina Di Giacomo e la dottoressa Federica Guerra.

La combinazione di esercizio fisico e supporto psicologico rientra in una visione medica più ampia che ha l’obiettivo di curare non solo la patologia in sé ma anche i risvolti che riguardano psiche e personalità. A beneficiare dell’effetto sinergico cyclette-psicologia è però solo una parte dei dializzati (che sono complessivamente oltre cento) perché i medici dovranno selezionarli in base alle rispettive problematiche sanitarie.
“Occorre fare un doveroso ringraziamento”, dichiara la dottoressa Tunno, “a Cinzia Raparelli ed Ernesto Perinetti, rispettivamente presidente e segretario della onlus ‘Solidarietà e famiglia’, che ci hanno messo a disposizione le cinque cyclette. La proposta, peraltro, è partita da alcuni pazienti e si è concretizzata, in particolare, grazie alla mediazione di uno di loro, Bruno Cotellessa, che ha fatto da tramite con la onlus. Il progetto mira a curare e al tempo stesso a migliorare la qualità di vita di chi si sottopone alla dialisi”

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