Omicidio di Barisciano, la conferma del testimone: “L’imputato è mancino”

L’AQUILA – Udienza per l’omicidio di Barisciano, sentiti i colleghi dell’imputato e i tecnici che hanno analizzato telefoni e pc.
L’AQUILA – Udienza per l’omicidio di Barisciano, sentiti i colleghi dell’imputato e i tecnici che hanno analizzato telefoni e pc.
Si è svolta questa mattina in Corte d’Assise una nuova udienza del processo a carico di Gianmarco Paolucci, il giovane accusato dell’omicidio di Paolo D’Amico. Chiamati a testimoniare due colleghi dell’imputato, che lavorava nel reparto macelleria di un supermercato. Il primo, un macellaio, ha confermato che Paolucci è mancino, mentre il secondo, un salumiere, non ha potuto rispondere in quanto, lavorando in una postazione di fianco, non ci aveva mai fatto caso. Importante la prima testimonianza per la difesa, rappresentata dagli avvocati Mauro Ceci del Foro dell’Aquila e Licia Sardo del foro di Milano, in quanto secondo l’autopsia D’Amico sarebbe stato ucciso da una persona destrimane.
Nel corso della stessa udienza sono stati sentiti anche gli ingegneri incaricati dalla Procura di analizzare telefoni e pc. Confermata la compatibilità della cella agganciata dal telefono di Paolucci il giorno dell’omicidio con la zona dell’abitazione della vittima, anche se si tratta di pertinenze di diversi chilometri e ci sarà comunque da approfondire questioni legate al traffico telefonico di quel giorno e alla tipologia di terminali utilizzati, che avrebbero potuto influire sull’aggancio della cella. Per quanto riguarda il telefono della vittima, lo stesso – dopo un ultimo contatto alle 15 del giorno dell’omicidio – risulta spento dalle 19 dello stesso giorno e non è stato più trovato. Per questo la sim è stata clonata per verificare gli ultimi contatti telefonici. Nei giorni precedenti l’omicidio, ci sono dei tentativi di chiamata da parte della vittima proprio a Paolucci, che però non ha risposto. In precedenza telefonate effettuate, ma di cui on è possibile avere registrazioni, essendo antecedenti alle indagini.
La relazione dei tecnici sarà analizzata per le dovute valutazioni, sia da parte della Procura, rappresentata dal pm, la dottoressa Simonetta Ciccarelli, che della difesa.