Carta degli Aiuti, Pietrucci in sciopero della fame contro l’esclusione del Cratere

6 maggio 2022 | 12:45
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Carta degli Aiuti, Pietrucci in sciopero della fame contro l’esclusione del Cratere

Il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci annuncia lo sciopero della fame per protesta contro l’esclusione dei Comuni del Cratere dalla Carta degli aiuti di Stato.

Carta degli Aiuti, non si ferma la polemica per l’esclusione dei Comuni del Cratere dalle aree che riceveranno sostegni. Pietrucci annuncia: “Non ho altra scelta, inizio lo sciopero della fame per chiedere che si ripari all’errore”.

Il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci torna a sottolineare l’urgenza di un intervento che vada a rivedere l’assegnazione delle risorse previste dalla Carta degli Aiuti di Stato, che vede, ad oggi, esclusi tutti i Comuni ricadenti nel territorio del Cratere sismico.
E annuncia lo sciopero della fame, facendo richiesta di un Consiglio regionale straordinario. La nota inviata alla stampa.
La nuova “Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2022-2027” che individua le aree territoriali contigue che riceveranno benefici mirati per lo sviluppo economico ha visto, a seguito della pandemia, un cospicuo aumento territoriale per accrescere le opportunità di sostegno economico: il tasso di copertura della popolazione abruzzese è quindi quasi triplicato, passando a oltre 720mila abitanti. Ci diremmo soddisfatti se non fosse che il presidente Marsilio non conosce la geografia della regione che amministra, così come disconosce il confronto politico leale e trasparente.
Come ho denunciato, insieme ai colleghi Mariani e Pepe, in tutte le sedi possibili e sin dal novembre dello scorso anno, dal nuovo elenco sono esclusi infatti quasi tutti i Comuni dei crateri sismici, di fatto penalizzando realtà di grande valore produttivo, industriale e aziendale ricadenti nei crateri sismici che non potranno beneficiare della maggiore intensità di finanziamento data dalla Carta degli aiuti. Al contrario, realtà produttive che operano nelle aree “agevolate” di recente individuazione avranno solo teoricamente delle possibilità agevolative, poiché non hanno risorse disponibili. Non è un caso che nella programmazione sia dell’Umbria che delle Marche, la classe politica al governo di entrambe le regioni ha inserito per intero le aree dei crateri nella Carta regionale degli aiuti”.

“Quella operata da Marsilio – continua Pietrucci – con il silenzio complice dell’assessore alle Aree Interne, Guido Liris, è una scelta che distribuisce danni invece di aiuti e che finisce per penalizzare tutta la regione. Dopo ben due terremoti e una pandemia l’Abruzzo deve ora combattere con una giunta regionale cieca ai problemi sollevati dai consiglieri regionali, dai suoi sindaci e sorda alle soluzioni possibili prospettate. Di recente ho anche presentato una interrogazione che deve essere ancora discussa.
Da oggi dunque sono costretto a iniziare, in Consiglio regionale, una forma di protesta non violenta, quale è lo sciopero della fame, per sensibilizzare la Regione Abruzzo, Giunta e Consiglio affinché si avvii una discussione aperta con i sindaci, il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini e tutte le istituzioni coinvolte nel processo di ricostruzione dei nostri borghi, sulla vicenda della Carta degli Aiuti. Chiedo semplicemente la convocazione di un Consiglio Straordinario alla presenza di tutti gli attori istituzionali coinvolti nella vicenda, affinché si possa comprendere il danno arrecato alle aree interne dell’Abruzzo e si possa discutere se porre rimedio a un errore marchiano o se proseguire scientemente nelle decisioni dannose intraprese”.