Michele Fina rilancia PD-M5S: “Dall’allenanza di Governo, insieme anche in Regioni e Comuni”

Per la rubrica Grandangolo, l’intervista al segretario regionale del PD, Michele Fina, che rilancia l’alleanza con il M5S in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
Per la rubrica Grandangolo, l’intervista al segretario regionale del PD, Michele Fina, che rilancia l’alleanza con il M5S in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
Getta acqua sul fuoco il segretario regionale del PD, Michele Fina, rispetto alle fibrillazioni a livello nazionale che vedono il Partito Democratico e il M5S piuttosto distanti rispetto alle vicende relative al governo Draghi.
Ospite della rubrica Grandangolo del Capoluogo.it, Fina sottolinea: “Si avvicina il momento elettorale e l’alleanza viene vista come una prigione, per cui ognuno tende a marcare delle differenze rispetto agli altri, ma occorre che due forze politiche che stanno al Governo possano dare risposte insieme anche in Regioni e Comuni“. Nello specifico delle elezioni amministrative a L’Aquila, intanto, il segretario Fina riferisce dell’ultima riunione del livello regionale, per cui non solo il M5S si presenterà a sostegno di Stefania Pezzopane, ma lo farà con una propria lista e con il simbolo: “Verranno quindi anche i leader nazionali a L’Aquila”.
Per quanto riguarda la divisione nelle proposte di Stefania Pezzopane e Americo Di Benedetto, Fina sottolinea: “Ero tra quelli che volevano l’unità, tuttavia la seconda opzione si sta dimostrando tutt’altro che irrazionale; bena la presentazione di due figure forti, per ottenere tutto il consenso possibile e arrivare al secondo turno. Prima sembrava scontata una vittoria di Biondi al primo turno, adesso nessuno ne parla più, ed è già un risultato”.
Dal locale al nazionale e anche temi internazionali nell’intervista a Grandangolo. Inevitabile un passaggio sulla guerra in Ucraina: “Se ancora si può parlare di un cessate il fuoco e trattative di pace è perché l’Ucraina sta resistendo. Serve un Europa come soggetto diverso e autonomo dalla NATO, che abbia capacità di gestire i rapporti e dialogare con tutti, anche con Putin”.
L’intervista integrale.