A24 e A25, Velia Nazzarro a Grandangolo: “Serve rappresentanza sindaci nei tavoli tecnici”

Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli, ospite della rubrica Grandangolo. L’intervista su A24 e A25: Pef, sicurezza e costo pedaggi.

Altri sei mesi di stop aumento pedaggi e poi si ricomincia daccapo. Continua il balletto iniziato nel 2018 su A24 e A25 e che non trova ancora soluzione definitiva. A ripercorrere l’annosa vicenda, Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli, ospite della rubrica Grandangolo: “Nel 2018, all’ennesimo aumento dei pedaggi, con alcuni sindaci abbiamo deciso di unire le nostre forze. Da poche decine che eravamo, oggi siamo arrivati a 113 sindaci tra Abruzzo e Lazio, che rappresentano altrettante comunità, che hanno voluto dire basta agli aumenti allucinanti. Non solo, abbiamo iniziato la nostra battaglia anche per la sicurezza, tornata prepotentemente di attualità con i fatti di Genova”.
“Nel corso degli anni – ricorda il sindaco – abbiamo organizzato manifestazioni, incontrato 4 ministri che si sono succeduti, ma le cose non sono cambiate. Dopo la marcia indietro per gli aumenti inizialmente previsti per il 2018, ci siamo ritrovati ogni due anni con la spada di Damocle degli aumenti e nessuno è capace di trovare soluzione definitiva. A seguito dell’ultima protesta si è arrivati all’ennesimo blocco fino al 31 dicembre, ma non siamo soddisfatti, serve una soluzione definitiva”.

Nell’intervista, anche la questione legata al Pef e alla sua recente bocciatura da parte del Cipes, nonché il disagio vissuto dalle comunità di quei centri che non hanno alternative all’autostrada, che si muovo per lavoro, studio, esigenze sanitarie, percorrendo autostrade costosissime: “Nei grandi palazzi della politica evidentemente non si rendono conto di come vivono le persone”.
La stessa politica che ha bocciato la presenza di una rappresentanza di sindaci nei tavoli tecnici: “Anche giovedì scorso ho reiterato la richiesta della creazione di un tavolo istituzionale con la presenza di una delegazione di sindaci anche nei tavoli tecnici, ma anche stavolta la risposta è stata negativa”.
E allora appuntamento alla fine di dicembre, quando ricomincerà il balletto degli aumenti e dovrà arrivare l’ennesima proroga, in attesa di una soluzione definitiva che nessuno sembra sapere trovare.