Storie d’Abruzzo, Franco Narducci e la Piccola Brigata: 72 anni di teatro e di aquilanità

Franco Narducci ospite della nostra nuova rubrica “Storie d’Abruzzo”. La sua storia e quella del teatro aquilano, con le avventure della Compagnia Piccola Brigata
Il Capoluogo presenta “Storie d’Abruzzo”. Talenti, esperienze, personaggi e personalità, arte. La prima storia è quella di Franco Narducci, attore teatrale, scrittore e poeta, che si racconta e ci racconta i 72 anni della compagnia Piccola Brigata.
Franco Narducci ospite di Storie d’Abruzzo. “La mia passione nasce da ragazzo all’Istituto tecnico commerciale per Geometri, quando si facevano le allora note riviste d’istituito. Da qui fui chiamato a partecipare alla Compagnia teatrale Piccola Brigata, a dieci anni dalla sua nascita, nel 1960. Da allora sono lì, non me ne sono più andato. Ho fatto lo scenografo, l’attore il registra, il commediografo…qualsiasi cosa. Dal 1985 dirigo la compagnia”.

Una compagnia teatrale amatoriale che esiste e resiste per 70 anni ha inevitabilmente affrontato tante difficoltà.
Ci spiega Franco Narducci: “Per una compagnia amatoriale resistere per oltre 70 anni significa impegnarsi, saperci fare, avere pazienza. Soprattutto è importante che non ci siano interessi”.
Ai nostri microfoni Narducci ripercorre le tappe più importanti della Compagnia, fuori dai confini italiani. “Abbiano girato mezzo mondo.. – ricorda – “Inizialmente facevamo soltanto teatro in lingua, poi è arrivato il dialetto: erano gli anni ’70. Probabilmente siamo stati spinti a tentare la strada dialettale dall’entusiasmo manifestato dalle piazze. Così abbiamo cominciato con il teatro in dialetto”.
La Compagnia Piccola Brigata è “una delle più antiche d’Italia. Nata nel dopoguerra è, sicuramente, la prima d’Abruzzo. Abbiamo provato a ricostruirne la storia nel libro speciale ’70 Anni di teatro’. Un percorso lungo che, fortunatamente, sta andando avanti e che ci ha visto cambiare tantissime sedi nel tempo: oggi proviamo dalle suore di San Gregorio“.
Nel mezzo di un racconto e di una storia piena di passione, non poteva mancare il teatro vero: Franco Narducci ci ha regalato la lettura di alcuni versi a sua firma.
L’intervista completa