Un pozzo d’acqua in un villaggio della regione Balaka, nello stato del Malawi, in Africa. Nel giorno in cui Gian Mauro Frabotta, giovane di Avezzano scomparso sul Velino, avrebbe compiuto 33 anni, il suo ricordo rivive, più forte e solidale che mai.
“Il bene genera bene”. Coltivando i suoi sogni, papà Mauro e mamma Maddalena, ricordano il loro Gian Mauro.
Ieri non sarebbe stata una giornata qualunque in casa Frabotta. Perché Gian Mauro, o Frabby, come lo chiamavano gli amici, avrebbe spento 33 candeline, probabilmente sorridendo come faceva sempre. E una giornata qualunque non lo è stata lo stesso, nonostante siano passati 14 mesi da quando Gian Mauro Frabotta non c’è più. Proprio in occasione del suo compleanno, i genitori hanno realizzato un suo piccolo sogno, a migliaia di chilometri di distanza. Un sogno che ci porta dritti a Balaka, nella zona meridionale del Malawi, dove è stato riattivato un pozzo d’acqua potabile che servirà al rifornimento di 36 famiglie, “costrette, fino ad oggi, a fare decine di chilometri per recuperare l’acqua per poter coltivare, lavare, cucinare e soprattutto bere. Dopo l’inaugurazione, grande festa nel villaggio, per un momento atteso da tempo”, racconta l’associazione Gli Amici di Frabby, che posta sulla sua pagina Facebook anche un breve video con immagini dal Malawi.
Il video della riattivazione del pozzo e la festa nel villaggio
Il suono della felicità, il suono del bene, nel ricordo sempre acceso di Gian Mauro.
“L’obiettivo non è vivere per sempre, l’obiettivo è quello di creare qualcosa che lo farà. Gian Mauro, la tua meraviglia vivrà nella felicità degli altri, per sempre.”
Lo ricordano così gli amici di sempre. E lo ricordano accanto alla sua famiglia, a Mauro e Maddalena, sorridendo e con lo sguardo alzato al cielo, mentre ‘festeggiano’ Gian Mauro nel giorno in cui che avrebbe compiuto 33 anni.
Perché certe persone non se ne andranno mai veramente, soprattutto se la loro assenza viene riempita dalla solidarietà e dai sorrisi di tante vite che tornano a sperare.