Incidente asilo L’Aquila, la famiglia di Tommaso chiede maggiore rispetto

Conferenza dei legali della famiglia del piccolo Tommaso: “Comprensione e rispetto per quello che sta accadendo”. Per quanto riguarda gli accertamenti in corso, previsto “esame meno invasivo possibile”. Interrogatorio per la donna che aveva lasciato l’auto parcheggiata.
Conferenza dei legali della famiglia del piccolo Tommaso: “Comprensione e rispetto per quello che sta accadendo”. Per quanto riguarda gli accertamenti in corso, previsto “esame meno invasivo possibile”. Interrogatorio per la donna che aveva lasciato l’auto parcheggiata.
Si è svolta questa mattina la riunione alla presenza dell’anatomopatologo Giuseppe Calvisi per stabilire come procedere negli accertamenti nell’ambito delle indagini per la morte del piccolo Tommaso D’Agostino, deceduto dopo essere stato investito da un’auto che si è sfrenata finendo su un gruppo di sei bambini che giocavano nel cortile dell’asilo I Maggio, a Pile. Al termine della mattinata, conferenza stampa dei legali della famiglia di Tommaso, gli avvocati Tomasso Colella e Katiuscia Romano, i quali hanno chiesto alla stampa “il massimo rispetto a questa famiglia così duramente colpita” e anche per le altre: “Sono tutti vittime di un dramma, non solo chi ha accusato il danno maggiore”. Quindi l’annuncio: “la famiglia non vuole rapporti con i mezzi di comunicazione e ci ha chiesto di fare da filtro”.
Per quanto riguarda invece la riunione di oggi, i legali hanno confermato che l’intenzione della Procura è quella di procedere con l’esame meno invasivo possibile sul corpo del bambino: “Esiti e modalità con cui è stato svolto l’esame saranno resi noti dopo che avverrà”. Il tutto, “nel più breve tempo possibile”, in modo tale per cui già domani potrebbero tenersi i funerali. Nessuna conferma diretta, quindi, sul tipo di esame, anche se l’ANSA a conferenza stampa in corso ha scritto che “si farà a breve all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, l’autopsia sul corpo del piccolo Tommaso”. Comunque nessuna conferma è arrivata dai legali.
“Ci troviamo in una fase processuale particolarmente delicata – ha sottolineato l’avvocato Colella – in cui cerchiamo di capire come si sono svolti i i fatti, con quale dinamica e quali concause hanno interagito al verificarsi del fatto. Come sapete questa fase è coperta da segreto istruttorio, quindi nel rispetto dei ruoli cerchiamo di capire che siamo nell’impossibilità di riferire elementi sensibili. In generale possiamo dire che, come normalmente accade per per eventi di questo tipo, vengono svolti accertamenti purtroppo sia sul corpo del bambino, anche se il meno invasivi possibile, come assicurato dalla Procura che ha mostrato grande sensibilità, in questo. Ma poi ci sono anche una serie di accertamenti in ordine alle dinamiche e allo stato dei luoghi”.
“Potete immaginare in quali condizioni siano i genitori – ha aggiunto l’avvocato Romano – e certi comportamenti, anche nei confronti di amici e parenti, li stanno mettendo in difficoltà . Hanno bisogno di vivere nel rispetto di tutti, ma voglio a loro volta rispetto per il dolore che stanno vivendo. Invito collaborare a questo rispetto, evitando evitare di contattarli”.
Intanto è stato conferito l’incarico per la perizia tecnica a Cristiano Ruggeri. Francesco Valentini, legale della mamma che aveva parcheggiato la Passat che ha investito i bambini, ha nominato consulente di parte Francesco Massimi. La donna indagata per omicidio stradale sarà interrogata in tempi stretti.
La conferenza stampa