L’Aquila 1927 in Sardegna: i ricordi dei tifosi trent’anni dopo

Sardegna, terra di ricordi per L’Aquila. Il tifoso Donatello Danny Lucente e i suoi ricordi a IlCapoluogo.it: “Ricordo queste giornate come fossero accadute ieri. Vivrò come trent’anni fa questo momento. Facciamo che il risultato sia diverso. Domenica ho rivisto persone che non vedevo da Castelsardo”.
Sardegna: terra di memorie per i tifosi rossoblù che, quasi trent’anni fa, ebbero modo di viverla, seguendo le sorti de L’Aquila.
Ricordi indelebili per chi c’era e, ancora oggi, è pronto a salire su quel traghetto per inseguire i sogni di una promozione. Ricordi di amicizia, di passione e di emozioni ancora vive nel cuore.
Campionati 1991-1992 e 1992-1993, gli anni d’oro per Donatello Danny Lucente, storico tifoso rossoblù. Colui che, per primo, definì ‘valorosa’ L’Aquila. Colui che ha ogni dettaglio di quelle giornate ben stampato nella propria mente.

Castelsardo, 1993, campionato 1992-1993, dal sito Red Blue Eagles L’Aquila 1978
“Erano gli anni di Castelsardo, di Calangianus, di Sassari, della Torres. Ricordo queste giornate come fossero accadute ieri, ancora se ne parla, nonostante siano passati quasi trent’anni. Furono anni d’oro per le trasferte: a livello numerico e goliardico, erano il massimo per noi. Gli anni più belli, in cui la città rispondeva. Castelsardo? Partimmo in 400. Fu una trasferta meravigliosa, l’apoteosi dal punto di vista della goliardia, almeno fino al risultato e al campo in cui ci trovammo. Con la Torres, partimmo in 200 con il traghetto e in 200 con l’aereo: ci fu una sorta di gemellaggio con i tifosi, andammo tutti in spiaggia a fare il bagno. Questo è l’aspetto che ci piace riportare alla memoria. La Sardegna è collegata soprattutto a questi bei ricordi.”

Sassari, 1992, campionato 1991-1992, dal sito Red Blue Eagles L’Aquila 1978
“Dopo trent’anni, la storia si ripete. Sono sicuro che ci sarà la stessa goliardia. Non saremo in 400 come all’epoca, ma la passione è pari a quella. Vivrò come trent’anni fa questo momento, mi sento come allora, forse ancora più ‘matto’. Dobbiamo fare in modo che il risultato sia diverso, come lo è la società. È l’unica cosa che deve cambiare rispetto a quegli anni, perché in quei casi sul campo ci ha sempre detto male. Domenica, per me, si deciderà molto dei play off e del nostro campionato: l’ambiente è pericoloso, perché si tratta di un ambiente festoso. Sono ambienti in cui bisogna stare attenti ed isolarsi da quel clima. Giocheremo su un campo piccolissimo, contro una squadra aggressiva, che fa molto pressing.”

Spareggio Torres, 1993, campionato 1992-1993, dal sito Red Blue Eagles L’Aquila 1978
E, sull’attuale L’Aquila e sul momento che sta vivendo, questo il commento.
“Lo Re ha fatto una sorta di miracolo sportivo. La società ha fatto tanti sforzi, anche commettendo degli errori, ma se il campionato fosse durato due o tre turni in più non so come sarebbe finita. La squadra è andata in crescendo. Ha pagato il mese di marzo, in cui i tanti impegni e i tanti infortuni hanno portato qualche punto in meno, ma, superato quel turno, L’Aquila ha iniziato a volare. Fisicamente sta benissimo. Le partite con Torrese e Giulianova hanno mostrato una squadra che merita molto di più di quello che ha. È una squadra cinica, tecnicamente forte. Sono molto ottimista. È stato riportato un grande entusiasmo: domenica, a Pescara contro il Giulianova, ho visto persone che non vedevo veramente dai tempi di Castelsardo. In questo momento, l’impegno è di tutti. Il tifoso, che riconosce gli sforzi della società, sta dando una mano in tutti i modi. Il sostegno economico arrivato in questi pochi giorni ha dimostrato che c’è stata una grande risposta. La squadra sta bene. Insomma, ci aspetta una battaglia.”
[Foto: sito Red Blue Eagles L’Aquila 1978]