Hotel Duca degli Abruzzi, si sblocca l’iter per la ricostruzione

A 13 anni dal sisma si sblocca l’iter la ricostruzione dell’Hotel Duca degli Abruzzi.
Si sblocca l’iter per la ricostruzione dell’Hotel Duca degli Abruzzi su via Giovanni XXIII, lesionato dal sisma del 6 aprile 2009. Per il crollo della struttura ci furono anche degli indagati, ma alla fine dell’inchiesta non ci fu nessun colpevole.
Per tantissimi anni l’hotel Duca degli Abruzzi è stato uno dei già frequentati, anche per via della presenza di un ristorante panoramico al suo interno, “Il Tetto” con arredi e affreschi di pregio. Situato all’ultimo piano dell’Hotel, offriva un’incantevole vista sulla città. Il terremoto risparmiò la parte più vecchia della struttura che oggi ospita una residenza per anziani. Le immagini della parte collassata praticamente su se stessa fecero il giorno del mondo all’indomani del 6 aprile 2009.

Per la ricostruzione del Duca degli Abruzzi sono fermi da anni – come contributo concesso dall’ufficio speciale ricostruzione del Comune – circa 8,5 milioni di euro. Nei giorni scorsi la giunta comunale ha approvato una delibera con la quale ha concesso il permesso di costruire in deroga a Penelope Annlovett, amministratore della società Iniziative turistico alberghiere srl. Oltre a questo sempre la giunta ha approvato anche il progetto di ricostruzione. Il 21 gennaio 2021 l’amministratore della società aveva presentato al Comune istanza di rilascio di permesso di costruire in deroga per ricostruire appunto l’albergo dopo tutti questi anni e varie problematiche. L’iter per arrivare alla ricostruzione è stato lungo e molto complesso. Nel 2017 fu riconosciuta incrongrua dalla commissione pareri che però successivamente espresse parere favorevole dando il via alla prosecuzione dell’iter istruttorio dunque. La proposta progettuale è già stata presentata e i progettisti incaricati hanno stabilito la rispondenza con il reale stato di fatto e la destinazione d’uso dell’edificio e quindi anche la relativa conformità al Prg perché non incrementa pesi insediativi. Il progetto prevede, tra le altre cose, la riduzione delle masse edilizie aumentando la qualità costruttiva, proprio come viene richiesto dal piano di ricostruzione dei centri storici. La ricostruzione dell’edificio si adatterà inoltre all’ambiente circostante e alla sua valenza storica e ci saranno modifiche alla configurazione architettonica. L’area in questione si trova tra via Papa Giovanni XXIII, via Fonte Preturo e via dell’Addolorata a pochi passi dal Ponte Belvedere; è una zona A di Prg. Trattandosi di un edificio destinato ad attività ricettive è previsto un intervento diretto di restauro e risanamento. Come riporta Il Messaggero, l’istanza presentata riguarda la parte più recente, quella praticamente collassata a seguito del sisma. Il progetto rientra nel piano di ricostruzione dei centri storici.