In canoa sul fiume Tirino immersi in un’oasi di tesori

30 maggio 2022 | 06:09
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In canoa sul fiume Tirino immersi in un’oasi di tesori
In canoa sul fiume Tirino immersi in un’oasi di tesori
In canoa sul fiume Tirino immersi in un’oasi di tesori

Sul Tirino in canoa, adulti e bambini immersi nella natura incontaminata del fiume dalle tre sorgenti più limpido d’Europa.

SUL TIRINO CON VLOG ABRUZZO – Si porta a casa il profumo della sedanina, il canto degli uccelli, i colori turchese-verde che più limpidi di così non si può, un piccolo bagno nelle acque fredde e una giornata sicuramente diversa da raccontare e ricordare con tutti i cinque sensi, nessuno escluso. E’ questa l’esperienza emozionante che si fa dal momento che si decide di salire su una canoa ed esplorare il Tirino, tra i fiumi più limpidi d’Europa.
Siamo a Capestrano, vicino a Bussi e al lago di Capodacqua, dove la cooperativa Il Bossocura da 23 anni la promozione del turismo responsabile a tutto tondo tra cui le escursioni in canoa sul fiume Tirino.
Si parte dalla località di San Martino, nel comune di Capestrano appunto, accanto a un camping dove sono ormeggiate le canoe.
Pierluigi è la nostra simpatica guida che ha l’amore per questa terra impresso negli occhi e con lui ci sono altri sei ragazzi con altrettante canoe.
Siamo pronti per l’escursione: il primo giro comprende turisti giunti dall’Aquila e da Roma.
La navigazione avviene su canoe da tre posti, ovvero due ospiti e una guida. Anche i bambini possono salire a bordo ed anche adulti principianti o che non sanno nuotare.
Non bisogna avere nessuna esperienza per pagaiare, si ascolta la guida e si parte con indosso un giubbetto di salvataggio fornito dalla cooperativa. Appena tutti sono in posizione comincia il viaggio.
La corrente nel percorso di andata non è favorevole a differenza del ritorno quando, trasportati quasi interamente dal flusso del fiume, ci si gode il paesaggio e tutti gli aspetti della natura circondati da pioppi e animaletti che si scorgono quando c’è assoluto silenzio: dai pesci che nuotano nelle acque limpide e tra la fitta vegetazione di sedanina che ricopre i fondali e i teneri tuffetti d’acqua che sbucano all’improvviso.
Tutt’intorno salici bianchi, salici cenerini e cannucce di palude. Ma il paesaggio va ben oltre: si scorgono le alture di Calascio con la Rocca in bella vista, Castel del Monte e la dorsale del Gran Sasso.
“Il toponimo Tirino deriva dal termine d’origine greca Tritano, ovvero triplice sorgente” – spiega Pierluigi a metà escursione ed in prossimità del punto in cui confluiscono le tre sorgenti: Capodacqua, lago di Capestrano e Presciano.
Il Tirino nasce dal sistema acquifero di Campo Imperatore avendo origine dai piccoli bacini lacustri dell’altopiano tra cui il lago di Pietranzoni che, tramite inghiottitoi e gallerie di natura carsica, scendono a valle. Il corso sotterraneo, di lunghezza pari a circa 25 chilometri, fuoriesce in superficie in tre differenti punti tutti ricadenti nel territorio del comune di Capestrano.
Grazie alla natura delle sue sorgenti, il Tirino mantiene una temperatura costante durante tutto l’anno di circa 10 °C-
Nella sosta dell’escursione dedicata al racconto di storia-turismo-particolarità del territorio ci si può immergere nelle acque: temperatura percepita “sotto lo zero”, quindi raccomando il bagno solo ai più temerari!
Il percorso ha una durata di due ore per circa cinque chilometri di fiume. Al ritorno c’è l’area camping che aspetta chi vuole rilassarsi, tra cibi, bevande, piscina e parco giochi per bimbi.

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