Call center Inps, presto un emendamento per garantire lo scorrimento delle graduatorie.
Novità sul fronte call center Inps, “Stiamo lavorando a definire un apposito emendamento, da presentare nel primo provvedimento utile, volto garantire le risorse necessarie, circa 20 milioni di euro, per lo scorrimento delle graduatorie e per assorbire tutto il livello occupazionale coinvolto nell’operazione di internalizzazione di tutti i lavoratori del call center e del contact center Inps“.
Lo hanno detto all’Aquila, l’onorevole Pd Stefania Pezzopane, candidata a sindaco in vista delle prossime amministrative, e il
senatore Tommaso Nannicini – anche lui del partito democratico – presidente della Commissione parlamentare per il controllo
sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. Insieme hanno incontrato le rappresentanze sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl per un confronto sui passaggi dell’internalizzazione del call center Inps per
tutti i lavoratori (oltre tremila).
“Una mattinata di lavoro molto utile – ha detto il senatore Nannicini – grazie al confronto con le forze sindacali, e con i
rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori chi sono coinvolte nella procedura. La Commissione che presiedo sta facendo un’indagine conoscitiva vigilando sul processo di internalizzazione dell’Inps, quindi è molto importante per noi raccogliere consigli e segnalazioni”.
“Battaglie di parlamentari forti e libere come Stefania – ha aggiunto – hanno portato dei risultati e si è arrivati a garantire la graduatoria a scorrimento, così da permettere da togliere po’ delle ansie e delle incertezze di una selezione di procedura a bando”.
Una procedura che riguarda circa 3.300 lavoratori, di cui circa 500 riguarda l’area del capoluogo abruzzese.
“Nel 2020 – ricorda la deputata Pezzopane – era stata approvata una norma storica che ha permesso e avviato il processo di
internalizzazione. Purtroppo non siamo riusciti a convincere tutto il Governo che era necessario applicare la clausola sociale. Il ministro del Lavoro Orlando si è espresso favorevolmente, diversamente dal ministro Brunetta che ha invece inteso assoggettare questa procedura alle norme della funzione pubblica”.