Abruzzo, ok al Disciplinare della Norma Salvaimprese: i ristori previsti

Ristori per micro e piccole imprese interessate dai cantieri per la realizzazione di opere pubbliche e private nell’ambito della ricostruzione. Ok al Disciplinare della Norma Salvaimprese
Ok dalla terza Commissione “Agricoltura” del Consiglio regionale al Disciplinare della norma Salvaimprese. Ristori per micro e piccole imprese interessate dai cantieri per la realizzazione di opere pubbliche e private nell’ambito della ricostruzione.
“Il disciplinare di attuazione previsto alla legge regionale n. 32/2019, che riconosce un ristoro alle micro e piccole imprese commerciali ed artigiane che sono interessate dai cantieri per la realizzazione di opere pubbliche e private relative alla ricostruzione post sisma del 2009 e 2016/2017, è stato approvato ieri dalla terza commissione “Agricoltura” del Consiglio regionale”. A dare la notizia è stato Roberto Santangelo, vice presidente del Consiglio regionale e promotore della legge.
“Saranno i Comuni a pubblicare gli avvisi, prima dell’inizio dei cantieri, per la raccolta delle istanze da parte delle micro e piccole imprese ubicate nella zona interessata dai lavori che superano almeno la durata di quindici giorni per ogni trimestre. La compensazione del 100% per il mancato reddito sarà stimata, tenuto conto dei valori medi mensili delle tre annualità precedenti, per un importo massimo di 2.500 euro per ciascuna azienda. Sarà il Dipartimento preposto della Giunta regionale a valutare le risorse necessarie per compensare le richieste sulla base dei dati trasmessi dai Comuni e a trasferire l’anticipo di cassa all’amministrazione comunale”.
“Sono comprese nel ristoro le spese fisse relative a: energia elettrica, acqua, riscaldamento e raffreddamento. Sono altresì considerate le spese fisse relative ai contratti di telefonia fissa, per la connessione ad internet e i canoni di locazione”.
Conclude Santangelo sottolineando “l’importanza di aver predisposto il Disciplinare perché permette di fissare dei paletti entro i quali attuare la legge regionale ‘salvaimprese’. I cantieri per la ricostruzione sono necessari per le comunità ma non per questo le aziende, oltre al disagio per la chiusura prolungata per esempio della strada dove è ubicata l’impresa, debbono patire un danno economico per il fermo parziale o totale dell’attività e che, invece, con questo ulteriore importante tassello potranno avere un sostegno concreto”.