Il judo visto da un arbitro, da un tecnico e da una promettente atleta: speciale #nonsolocalcio

1 giugno 2022 | 17:50
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Il judo visto da un arbitro, da un tecnico e da una promettente atleta: speciale #nonsolocalcio

Puntata speciale di #nonsolocalcio sul Judo: torniamo a parlare di questo bellissimo sport visto da tre prospettive diverse

Puntata speciale di #nonsolocalcio sul Judo: torniamo a parlare di questo bellissimo sport visto da tre prospettive diverse

judo nonsolocalcio

Nello studio del Capoluogo sono infatti ospiti l’arbitro internazionale Vincenzo Lo Zito, il tecnico della Asd Il Salice di Avezzano Silverio Spurio e Valeria Ceccarelli, promettente atleta 14enne avezzanese.
L’ultima gara disputata risale a domenica scorsa: ad Ariccia e Perugia due gare distinte ma nelle quali l’Asd il Salice ha brillato, piazzandosi con un bronzo proprio di Valeria Ceccarelli.

Judo, la palestra Il Salice conquista un nuovo podio

“Mi sono avvicinata al judo otto anni fa” racconta Valeria a #nonsolocalcio. “Mio padre è sempre stato appassionato di arti marziali e ha avvicinato me e mio fratello, Edoardo, a questo sport. Ho abbastanza gare alle spalle, circa 60, non solo in Italia ma anche all’estero: ricordo con grande gioia l’esperienza a Malta, dove ho preso la medaglia d’oro, ma anche quella di pochi giorni fa in Austria“.
Mentre lei parla, ad osservarci ed ascoltare, fuori inquadratura, c’è anche Edoardo, fratello minore di Valeria: il nostro piccolo “guerriero”, lo ha ribattezzato Vincenzo Lo Zito. “Si mette a testa bassa e non lo batte nessuno.”

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Anche Vincenzo Lo Zito è stato in Austria: non in veste di allenatore (ruolo che anche riveste), ma in veste di arbitro internazionale. “Dalla carriera agonistica sono passato a quella di allenatore e poi arbitro. Per diventare arbitro devi essere una cintura nera di judo: dopodichè si fa un corso dove, dopo lezioni e tirocini, si sostiene un esame finale dove ti abilitano alla carriera di arbitro. Inizi ad esercitare quindi prima a livello regionale e poi a livello superiore, ovvero nazionale. Dopodichè, se hai la fortuna, come ho avuto io, inizi la carriera internazionale. Ringrazio il nostro referente regionale, il maestro Innamorati, che mi ha proposto a livello internazionale e da lì ho iniziato le trasferte fuori dall’Italia: prima Malta, poi la Spagna e l’Austria. Ci saranno ancora delle gare internazionali prima della fine dell’anno agonistico. Sono ad un altissimo livello, esperienze indimenticabili”.

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Con l’arrivo dell’estate ci avviciniamo alla chiusura della stagione agonistica per il judo – o meglio, lo judò, ci spiega Silverio Spurio – ma le attività non si fermano e non si fermeranno: la montagna per fare fiato, poi corsa e allenamenti.
“Gran Sasso, Maiella, blocco del Sirente – Velino: ormai sono di casa su queste montagne” scherza Silverio. “La montagna è fondamentale per sviluppare la parte aerobica dell’allenamento, con l’ossigenazione e il potenziamento della resistenza, ma anche la palestra lo è: lì curiamo di più l’aspetto tecnico e facciamo rifiniture. Qualche ragazzo poi in questo periodo decide anche di fare gli esami per la cintura nera: sono esami molto selettivi, nessuno viene favorito”.

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Questo e tanto altro in questa puntata di #nonsolocalcio: judo. Ospiti Vincenzo Lo Zito, Silverio Spurio e Valeria Ceccarelli. Conduce Eleonora Falci