A Domenico Leone l’onorificenza al merito della Repubblica Italiana

Onorificenza al Merito della Repubblica Italiana per il cavaliere Domenico Leone, per il suo impegno eccezionale come donatore di sangue.
Nel giorno della Festa della Repubblica, il cavaliere Domenico Leone, molisano d’origine, ma sulmonese d’adozione, riceverà da parte del Prefetto dell’Aquila Cinzia Torraco, il diploma dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Il cavaliere Domenico Leone è stato il fondatore nel 2010 deel primo centro Avis dell’Aquila dopo quello aperto a Sulmona nel 2008. Oggi in pensione, è stato responsabile alla Magneti Marelli della sicurezza e nel 2013 ha ricevuto anche la croce di cavaliere al merito internazionale dei donatori di sangue. L’onorificenza è arrivata tramite decreto del presidente della Repubblica nel dicembre 2021, a seguito della segnalazione dell’Avis Sulmona “per l’impegno solidaristico e per l’eccezionale attività donazionale di sangue ed emoderivati esplicata con 224 donazioni, oltre a numerosi incarichi di responsabilità in differenti ambiti operativi”.

Domenico Leone è stato fondatore nel 2008 dell’Avis di Sulmona e nel 2010, da vice presidente regionale, ha coadiuvato l’emergenza terremoto con l’Avis nazionale. Molto vicino alla città dell’Aquila, durante la prima emergenza post sisma, promosse una raccolta fondi nazionale da destinare alla città. “Con l’Avis nazionale consegnammo in città – ha ricordato il cavaliere Domenico Leone al Capoluogo – tantissimi regali di Natale per i bambini aquilani. In un bilico partito dal Nord arrivarono tanti scatoloni pieni di giocattoli bellissimi per questi piccolini che stavano vivendo le prime feste post sisma lontano dalle loro case”.
“Sono molto felice di questo riconoscimento – ha detto il cavaliere Leone – mi dà uno stimolo a fare sempre di più. Nel 2009 ci sentimmo tutti molto partecipi e vicini alla tragedia che colpì non solo il capoluogo, ma una regione intera. Decidemmo di concentrarci sui nostri giovani, sugli studenti universitari di questa città, perchè loro sono il motore della storia. Destinammo i fondi raccolti agli arredi della Casa dello studente di Coppito, realizzato una tensostruttura per attività ludico ricreative e con il resto – circa 50 mila euro – abbiamo arredato la Campomizzi che nel frattempo era diventata la nuova Casa dello studente”.