Papa Francesco alla Perdonanza, il cardinale Petrocchi: “L’Aquila Capitale del Perdono”

Intervista al cardinale Giuseppe Petrocchi sulla partecipazione di Papa Francesco all’apertura della Porta Santa per la Perdonanza 2022: “Un Papa pieno di tenerezza nei nostri confronti”.
Intervista al cardinale Giuseppe Petrocchi sulla partecipazione di Papa Francesco all’apertura della Porta Santa per la Perdonanza 2022: “Un Papa pieno di tenerezza nei nostri confronti”.
“Si tratta di un evento-svolta, perché dopo 728 anni un Papa apre la Porta Santa”. Così il cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo Metropolita dell’Aquila, al microfono del Capoluogo.it commenta la partecipazione di Papa Francesco all’apertura della Porta Santa nell’ambito della Perdonanza 2022. Una presenza che “lancia questa celebrazione a livello planetario”. “Il messaggio della Perdonanza – ha sottolineato il cardinale – è di costante attualità, come sottolineato anche dagli ultimi pontefici che hanno definito la misericordia madre di giustizia e pace. Un messaggio di straordinaria attualità anche purtroppo in riferimento alla situazione che stiamo vivendo in ambito internazionale, con le guerre di cui una anche nel cuore dell’Europa. La guerra in Ucraina lacera non solo i Paesi coinvolti, ma tutta la convivenza che si è riusciti a costruire dal Dopoguerra ad oggi. C’è bisogno di una spinta che motivi una volontà di pace efficace e la Perdonanza in questo senso può essere, attraverso la voce del Papa, un’esortazione importante che può avere effetti che noi oggi non possiamo in alcun modo misurare”.
Inoltre, “Per la Chiesa e la Città dell’Aquila questo evento significa che la Perdonanza donata da Papa Celestino ci rende città capitale del Perdono, non solo annunciato, ma concretizzato nel quotidiano, una ricchezza per l’umanità intera”.
“È stato subito evidente – ha proseguito il cardinale Petrocchi – che la risposta alla domanda posta quel 4 giugno 2021 con l’invito al Pontefice è stata accolta con benevolenza ed è diventata efficace, trovando il modo di ritagliare uno spazio in una situazione non semplice, sia dal punto di vista degli impegni in Agenda che per questioni di salute. Quindi decidere di venire dimostra un amore prossimo, che ci raggiunge nelle situazioni che viviamo, consapevole dei nostri drammi. Quindi un Papa pieno di tenerezza nostri confronti”.
E la visita del Papa potrebbe portare buone notizie anche per la ricostruzione del Duomo: “Sono sicuro che con il consenso delle istituzioni che si sono mobilitate da tempo si potrà dire al Papa che a breve, ultimate le pratiche, possano essere inaugurati i cantieri”.
