Elezioni L’Aquila, Biondi: “L’Aquila del futuro, con me, sarà la città dei grandi progetti”

10 giugno 2022 | 11:49
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Elezioni L’Aquila, Biondi: “L’Aquila del futuro, con me, sarà la città dei grandi progetti”

Elezioni L’Aquila, l’intervista al ricandidato sindaco Pierluigi Biondi. “Nel prossimo quinquennio grandi progetti. Nostro unico obiettivo far crescere la città. Nel centrosinistra, invece, c’è una resa dei conti”.

A ormai poche ore dalle elezioni L’Aquila 2022, il sindaco ricandidato Pierluigi Biondi ospite di Grandangolo. “Nel prossimo quinquennio grandi progetti. Nostro unico obiettivo far crescere il territorio”.

Elezioni L’Aquila, a due giorni dal voto l’intervista al ricandidato sindacoPierluigi Biondi, ospite di Grandangolo.
“Il centrodestra è una coalizione unita e libera. Fatta di persone perbene e preparate. Abbiamo iniziato questa avventura avendo come unico obiettivo la crescita dell’Aquila, i miei avversari invece stanno conducendo una resa dei conti interna al centrosinistra. Inoltre, ritengo ci siano risultati raggiunti dalla mia amministrazione sotto gli occhi di tutti: abbiamo programmato ingenti risorse, eliminato il problema del precariato, risanato le aziende partecipate. Abbiamo operato bene”.

“Mi sento carico – ha spiegato Biondi ai microfoni del direttore David Filieri la gente che incontriamo fa salire l’adrenalina: ogni evento è stato molto partecipato. Ieri a Paganica in tantissimi sono venuti ad ascoltarci, per sapere come sarà la nostra L’Aquila nei prossimi 5 anni. Sarà una città che dovrà saper cogliere e garantire le opportunità. Questa è una fase inedita, che probabilmente non ci sarà più per molti anni: abbiamo risorse del PNRR e del Fondo complementare, poi i fondi della Politica di Coesione della Regione Abruzzo e i fondi Restart. Tante risorse che stiamo programmando con estrema attenzione e anche grazie a costanti confronti con la popolazione, con le aziende, l’associazionismo, il terzo settore…Ci saranno, impossibile non menzionarli, i grandi progetti, come la riqualificazione dell’ex Sercom, lo Stadio di Acquasanta, la scuola di Paganica, la scuola di Formazione dei Vigili del Fuoco, la scuola del servizio Civile universale e di formazione della PA. Insomma, L’Aquila, nel prossimo quinquennio, sarà uno straordinario hub di innovazione e opportunità, soprattutto per i giovani“. 

Pierluigi Biondi Grandangolo

Stefania Pezzopane ha parlato di evidenti difficoltà dell’amministrazione Biondi nella programmazione e gestione delle risorse. “Un’accusa infantile – risponde il primo cittadino – la programmazione di queste risorse non viene deciso autonomamente dal Comune, anzi, deriva prima da un confronto con la Cabina di coordinamento integratae, successivamente, c’è una ripartizione proprio tra il Comune dell’Aquila e gli altri Comuni del Cratere. Inoltre le linee di indirizzo sono state stabilite dal Commissario Legnini e non mi risulta ci siano altrettante critiche sull’operato di Legnini. Il nostro comune non sa soltanto programmare, ma riesce anche ad ottenere di più di quanto inizialmente assegnatogli: basti pensare che in principio il Comune aveva 1 milione e 900mila euro di assegnazione, dopo specifica trattativa siamo arrivati ad ottenere 15 milioni di euro di risorse sul fronte della Rigenerazione Urbana“. 

I due Crateri viaggiano a velocità diverse, basti pensare alla necessità di adeguamento prezzi dell’edilizia da molti avanzata. Perché queste differenze?
C’è una differenza sostanziale tra i Crateri. Quello del Centro Italia è ancora in stato di emergenza ed in regime commissariale e mi sembra paradossale che, oggi, siano esponenti del centrosinistra a prendere quel modello di riferimento quando la fuoriuscita dallo stato dell’emergenza e il ritorno alla gestione ordinaria fu reclamata a gran voce proprio dal centrosinistra, fatto che fece scivolare L’Aquila in una situazione molto complesso…La dimensione del dramma aquilano avrebbe imposto 10, 15, 20 anni di commissari e di procedure speditive. Oggi, in questo modo, sarebbe bastato procedere all’adeguamento prezzi con una semplice ordinanza, così come ha fatto Legnini per il Cratere del Centro Italia”. 

Un progetto non svolto e uno di cui è orgoglioso. Se tornassi indietro non mi fiderei ciecamente della macchina amministrativa trovata al momento dell’insediamento. Avrei dovuto procedere subito a un riordino della macchina amministrativa comunale, poiché mi sono reso conto che la situazione era totalmente bloccata. 
Ciò che mi ha dato grande orgoglio è stata la realizzazione del Parco della Memoria: L’Aquila lo aspettava da troppo tempo, perché era un sogno di Antonietta Centofanti che, purtroppo, non è riuscita a viverlo, perché è venuto il Premier Draghi ad inaugurarlo ricordando le vittime e proprio perché rappresenta la declinazione del dolore in forma di vita, così come condiviso con i familiari delle vittime”.