L’AQUILA – Il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, festeggia la vittoria al primo turno di Biondi e ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Il centrodestra ha sciolto il guinzaglio della sinistra sugli elettori”.
Non è andata già al Presidente della Regione Abruzzo quella narrazione, portata avanti in campagna elettorale dal centrosinistra, in special modo dalla candidata a sindaco Stefania Pezzopane, di un Pierluigi Biondi “succube di Marco Marsilio” e dei giochi di potere all’interno di FdI, a discapito dell’Aquila. Nella conferenza a Palazzo Fibbioni, al fianco dei leader di centrodestra e civici che hanno supportato l’acquisito Biondi bis, Marsilio ha parlato di “una campagna elettorale non semplice, per certi versi cattiva. La miglior risposta è arrivata dagli aquilani che non hanno creduto a un sindaco ostaggio di un sistema di potere“.
E a proposito di sistemi di potere, “allora mettiamo i puntini sulle i”: “Qui a L’Aquila, se c’era un sistema di potere, era quello che Pierluigi Biondi e il centrodestra hanno scardinato cinque anni fa, vincendo clamorosamente e rimontando un ballottaggio che era dato per perso da tutti. E furono proprio i numeri di quel ballottaggio a dimostrare l’esistenza di quel sistema di potere: quando i partiti di sinistra si sono presentati al voto, potendo condizionare gli elettori, andando a contare il gioco incrociato delle liste e delle preferenze, quella stessa sinistra aveva quasi vinto la partita al primo turno, mentre il centrodestra aveva il 35% dei voti complessivi, per poi guadagnare ben 20 punti percentuale. Evidentemente al primo turno di cinque anni fa molti cittadini aquilani che erano stati portati a votare col guinzaglio, ma quando quel guinzaglio si è sciolto, perché sul ballottaggio non c’è modo di controllare il voto, il popolo aquilano si è sentito libero e ha votato Biondi e il centrodestra, che per cinque anni ha lavorato per liberare la città da un certo sistema di potere, che ancora esiste. Qualcuno infatti dovrebbe raccontarci davvero la verità sul perché si è arrivati con un centrosinistra diviso, replicando la candidatura solitaria di Americo Di Benedetto, respinto dalla vecchia guardia proveniente dall’ex partito comunista che pensa di essere proprietaria di città e coalizione e vuole continuare a tenersi stretto un piccolo ruolo di potere, fosse anche solo quello di autoproclamarsi guida dell’opposizione, anche se arrivano ultimi”.
Una stoccata anche per il M5S, con risultati che “fanno impressione”.
Arrivando al centrodestra, infine, Marsilio ha sottolineato l’importanza dell’unità, resa evidente “dai risultati, a L’Aquila, come a Martinsicuro e altri centri. Non era facile, né scontato. Il messaggio che ci danno gli elettori è chiaro: siate seri, andate avanti, non perdete tempo a discutere di inezie, ma puntare a obiettivi importanti per far crescere l’Abruzzo e le nostre città”.
La conferenza stampa
