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Pd L’Aquila: finito il tempo della triade, Di Giovambattista si dimette e si progetta il rilancio

Pd L'Aquila post voto: E' tempo di rinnovamento. Di Giovambattista si dimette e rilancia: Una linea netta tra il vecchio ciclo e quello che verrà.

Pd L’Aquila post voto: la segretaria Di Giovambattista si presenta dimissionaria in assemblea e si ricandida, ma con una proposta di rinnovamento.

PD L’AQUILA, L’ANALISI DEL VOTO – Ad una settimana esatta dal voto amministrativo il centro sinistra tira le somme, recita il mea culpa, individua gli errori e resta ancora per qualche ora nel limbo decisionale in attesa di lunedì 20 giugno per la seconda e attesissima  puntata dell’assemblea degli iscritti PD.
Il primo incontro si è tenuto sabato pomeriggio con posizioni dure e ferme, già ampiamente manifestate nei giorni precedenti.
Nessuno le ha mandate a dire insomma, nemmeno faccia a faccia, non dopo i vari outing a mezzo social o dichiarazioni stampa. Da Pietrucci a Palumbo, da Di Giovanbattista ad Albano, da Lolli a Cialente, fino ai protagonisti PezzopaneDi Benedetto.
“Il centrosinistra doveva essere unito” – è l’affermazione mantra di questi giorni, attorno alla quale girano gli intenti dell’assemblea PD e i progetti futuri di partito.
La segretaria Emanuela Di Giovambattista si è presentata dimissionaria dando, in questo modo, il la ad una fase di “doveroso e necessario rinnovamento dopo che la destra ha stravinto e che la sinistra si è aggiudicata un terzo posto”.
Il PD paga lo scotto, ancora una volta, di non essere riuscito a trovare una candidatura unica, forte e competitiva.
La carriera brillante e l’esperienza della candidata Pezzopane non sono state sufficienti a incassare voti sui quali hanno pesato, probabilmente, altre vicende, ma non è andata bene nemmeno a tutta la coalizione: la maggioranza delle sigle politiche si è rivelata una scatola vuota, due liste non sono arrivate neanche all’1%. Probabilmente le 6 liste in corsa non hanno rivelato il potenziale che il Pd si aspettava, impoverendo di fatto, per mancate ricandidature, anche la lista trainante.
E’ stata un’analisi ferma quella di Di Giovanbattista che ha deciso di non proseguire, rimettere il  mandato da segretaria all’assemblea e ricandidarsi sulla base di una nuova piattaforma, o meglio una nuova linea politica che guardi al futuro e che apra le porte a nuovi e freschi ingressi dalla città.
Un ciclo politico è finito, dunque, e si manda agli archivi storici di questa città.
Una visione – finalmente – comune e unitaria che è il primo passo significativo per ricompattare il partito, visto le sfide elettorali – regione e politiche – all’orizzone.
Anche quelli della vecchia guardia come Lolli affermano che la scelta più giusta e coerente sia quella di farsi da parte. “Io credo che se fossimo riusciti a trovare un candidato unitario sicuramente saremo riusciti a rappresentare la metà della mela” – aveva commentato Lolli durante uno spoglio che lasciava già presagire la sconfitta amara.
“Il partito si deve aprire alle persone di questa città e deve inserire gente fresca negli organismi dirigenti” – così la storica triade chiude un ciclo con un finale soffertissimo.
Anche i “più giovani”, come Albano e Palumbo sono stati molto chiari nell’attribuire la sconfitta ad una coalizione costruita intorno ad una proposta vuota. Albano ha sottolineato le difficoltà avute nella campagna elettorale anche a causa del fatto che la parte di coalizione che ha imposto il nome di Stefania Pezzopane in parte non si sia candidata: definita “irrespirabile” l’aria dei luoghi, come il comitato, dove chi aveva provato a dissentire nel tavolo di coalizione non veniva evidentemente accolto con favore. Così anche Palumbo, ospite nei giorni scorsi dell’approfondimento politico Grandangolo a cura del direttore Filieri, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, sottolineando le polemiche che lo hanno investito: “La candidatura di Pezzopane non è stata digerita dalla città fin da subito, ma questo sentire è stato bypassato sia dalla candidata sia dal comitato”.
Al timone di questa nuova rotta non ci sarà Stefania Pezzopane, questo è emerso dai vari interventi dell’assemblea. Ma non ci resta che attendere lunedì sera per capire, dopo il voto assembleare, quale sarà la strada del partito e la sua ricetta di rinnovamento.

[*foto coalizione pre-elettorale]

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