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Caro energia, per le imprese +8% sui costi di produzione: l’allarme

21 giugno 2022 | 13:36
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Caro energia, per le imprese +8% sui costi di produzione: l’allarme

Caro energia, per le imprese aumenti dei costi di produzione oltre L’8%. L’allarme

Caro energia, per le imprese aumenti dei costi di produzione oltre l’8%. L’allarme di Confindustria L’Aquila

“Anche le imprese della provincia dell’Aquila risentiranno in modo pesante della lievitazione dei costi energetici la cui incidenza, sul totale dei costi di produzione, potrebbe raggiungere l’8,8% nel 2022”. A lanciare l’allarme, sulla base dell’ultimo report elaborato del Centro studi di Confindustria, è Riccardo Podda, presidente di Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno.
L’Italia è quel Paese dove il caro energie rischia diprodurre maggiori danni. A fine 2022 si stima che l’incidenzadei costi energetici potrebbe raggiungere più dell’8,0% deicosti di produzione per le imprese, con una crescita dellabolletta energetica, per le aziende italiane, stimata tra i 5,7e i 6,8 miliardi su base mensile”.
“Per il solo settore manifatturiero – valuta – l’aumento è stimato in circa 2,3 – 2,6miliardi al mese. Già a partire dallo scorso anno, i prezzidell’energia sono cresciuti progressivamente, raggiungendolivelli critici già a dicembre 2021, e subendo ulteriori rialzi
a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina”.

Un dato che, secondo il dirigente di Confindustria, contribuisce “ad ampliareil divario di competitività delle imprese della provinciadell’Aquila con i principali partner europei. E ciò per tutti iprincipali comparti dell’economia: dal settore primario,
all’industria fino ai servizi”. Per la manifattura, la distanza si allargherebbe soprattutto nel confronto con la Francia, ma la perdita di competitività non sarebbe marginale neanche rispetto alla Germania. Le cause dei rialzi delle materie prime energetiche sono molteplici e riguardano fattori di squilibrio tra domanda e offerta, di carattere congiunturale e più strutturale.
“Le pressioni al rialzo dei prezzi già in corso a partire dametà dello scorso anno non potevano che essere amplificate dal
conflitto in Ucraina, che ha generato un’ulteriore fiammatadelle quotazioni delle materie prime”, sottolinea Francesco De
Bartolomeis, direttore di Confindustria L’Aquila.
Confindustria L’Aquila, proprio al fine di attenuare gli impatti sul sistema produttivo, ha attivato una serie di servizi, erogati dalla società consortile partecipata Unica Energia, finalizzati all’efficientamento energetico industriale e all’ottenimento dei crediti d’imposta per il contenimento dei costi energia elettrica e gas naturale.