Covid 19, salgono i casi: quarta dose a fragili e anziani

“La quarta dose a fragili e anziani è l’unica tutela per questa nuova impennata di Covid 19”. L’intervista al professore Alessandro Grimaldi.
Un’altra estate all’insegna del Covid: la terza dall’inizio della pandemia. Seppur con forme medio lievi, i casi hanno subito una nuova impennata. In Abruzzo. L’ultimo bollettino del 20 giugno certifica 362 nuovi positivi, di cui 89 a L’Aquila e provincia. Per il professore Alessandro Grimaldi, primario del reparto Malattie infettive del San Salvatore e segretario regionale Anaao Assomed, la priorità adesso è quello di vaccinare con la quarta dose anziani e fragili, “I più esposti, i più a rischio”.
“Da mesi ribadiamo che anziani e fragili andrebbero vaccinati con la quarta dose: una cautela in più, una protezione importante, l’unico asso nella manica in nostra dotazione. Si tratta di una raccomandazione che mi sento di estendere a tutti qualora dovessero aumentare i casi“, chiarisce il professore Grimaldi intervistato dal Capoluogo. “Come già detto, il Covid, purtroppo, non si sarebbe ‘estinto’ con un decreto e alcune precauzioni andrebbero mantenute, soprattutto ora che è estate ed è più fisiologico riunirsi, incontrarsi, praticare della sana socialità”.
La nuova impennata di Covid 19 per il professor Grimaldi, “È dovuta alla maggiore contagiosità della variante Omicron che non sta dando fortunatamente gravi forme del virus; la vaccinazione – ormai è assodato – non impedisce il contagio proprio per la trasmissibilità più diffusa. Gli ospedali, compreso il mio reparto, adesso non sono in affanno, i ricoveri sono pochi e monitorati, la maggiorparte dei nuovi positivi può curarsi in casa. È chiaro che per vedere l’andamento del virus bisogna aspettare un po’ sperando che non sia come gli altri anni: giugno 2020 e giugno 2021 sono stati due mesi molto tranquilli e i problemi con il Covid e i ricoveri sono ricominciati in autunno. Adesso abbiamo una copertura vaccinale eccellente, noi possiamo stare attenti e fare la nostra parte, tutelando gli anziani e i fragili perchè chi convive con altre patologie con il Covid potrebbe peggiorare il proprio quadro clinico“.

“Ormai dovremmo saperlo, ma fa sempre bene ricordarlo: usate la mascherina, soprattutto nei luoghi chiusi e affollati dove non c’è un ricambio d’aria costante, il virus si nutre di questi luoghi e trova terreno fertile per veicolarsi. Manteniamo l’igiene della nostra persona, laviamoci spesso le mani. Sono abitudini ormai consolidate che potrebbero aiutare noi e le persone che ci sono intorno”.
Covid: in Abruzzo +60% casi in una settimana, sale incidenza
In aumento, su base settimanale, i nuovi casi di Covid-19 in Abruzzo. Nell’ultima settimana sono stati 5.422: la variazione, rispetto ai sette giorni precedenti, è pari al +60%. Di conseguenza, aumenta anche l’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti, che torna a superare quota 400 e arriva a 426, dato di gran lunga superiore rispetto a quello di una settimana fa (266). All’aumento dei nuovi casi, comunque, non corrisponde un aumento dei ricoveri che, al contrario, continuano a scendere, seppure a fronte di un lieve incremento delle sole terapie intensive. Il totale degli ospedalizzati è passato da 130 di una settimana fa a 115 di oggi (in terapia intensiva c’era una sola persona, ora ce ne sono due). Il tasso di occupazione dei posti letto è all’1% per le terapie intensive e all’8% per l’area non critica. A livello territoriale, dal punto di vista dei nuovi casi, i numeri più alti sono quelli della provincia dell’Aquila, dove l’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti è a 449. Poi ci sono il Pescarese (426) e il Chietino (417). Chiude la provincia di Teramo con un’incidenza pari a 364.