Crisi centrosinistra, parla Stefania Pezzopane: non mi dimetto dal consiglio

Resa dei conti nel Pd dopo il voto, seconda giornata di confronto fra i dem. Di Giovambattista torna a ribadire necessità di cambiamento radicale. Pezzopane non si dimetterà dal consiglio ma…
Stefania Pezzopane non si dimetterà dal consiglio comunale: la deputata respinge al mittente l’invito, arrivato nei giorni scorsi da esponenti di spicco del Pd, in particolare Stefano Palumbo, a lasciare l’assise comunale, dopo la debacle del centrosinistra e del Partito Democratico alle ultime elezioni.
Seconda puntata della resa dei conti nel centrosinistra, quella che si è prolungata fino alla tarda serata di ieri. Era atteso l’intervento di Stefania Pezzopane, dopo che la segretaria dimissionaria Emanuela Di Giovambattista, nella riunione di sabato, aveva sottolineato la necessità di un profondo rinnovamento nel partito.
Ed è quello che è tornata a ribadire con forza Di Giovambattista anche nell’apertura dell’assemblea fiume di ieri sera: da parte sua, c’è la disponibilità a ricandidarsi ma solo “sulla base di un radicale cambiamento e rinnovamento“. D’altro canto, la maggior parte degli intervenuti ha inteso dare fiducia alla figura di Di Giovambattista ai vertici del partito aquilano, proprio sulla base della richiesta di un cambio di marcia.
Da qui, la richiesta ai segretari ( provinciale e regionale) di convocare in tempi brevi una nuova assemblea nella quale gli iscritti si esprimeranno votando fra le diverse piattaforme e candidature che emergeranno nei prossimi giorni, alla luce della lunga due giorni di discussione.
Dicevamo: era molto atteso l’intervento di Stefania Pezzopane, dopo le critiche arrivate a pioggia in questi giorni di commento del voto. Non si dimetterà dal consiglio comunale, è chiaro: ma al tempo stesso arrivano le sue dimissioni dal coordinamento politico e non farà “il leader dell’opposizione”. In sostanza, non potrà essere lei a gestire le prossime fasi o a ricostruire il centrosinistra.
Toccherà ad altri, che ora si dovranno fare avanti per rifondare un partito uscito con le ossa rotta dalle consultazioni elettorali e che non può perdere altro tempo in vista di altri appuntamenti fondamentali: la Regione è all’orizzonte.
Caos Pd e centrosinistra, la dolorosa analisi del voto
Due giorni di analisi del voto faccia a faccia, finalmente, dopo i confronti, dai toni anche aspri, sui social network e sui giornali. E una consapevolezza: così non si può andare avanti, serve un profondo ricambio. Generazionale, anche, come hanno richiesto a gran voce Palumbo, Albano, Pietrucci, giusto per fare dei nomi.
“La sconfitta è solo tua, dimettiti” le parole, senza mezze misure, di Palumbo, arrivate dopo una nota stampa della candidata sindaco Stefania Pezzopane nella quale lei sottolineava come, a risultare sconfitta, fosse stata tutta la coalizione. Parole che hanno suscitato la risposta rovente via social del consigliere di Roio il quale non le ha mandate a dire e che, anche dagli studi del Capoluogo, nel corso di Grandangolo, ha sottolineato la necessità di ripartire da capo, cambiando marcia.
Sabato il primo round di questo faccia a faccia: la segretaria Di Giovambattista si è presentata dimissionaria ma ha dato disponibilità a ricandidarsi a patto di un profondo rinnovamento nel PD. Proposta che ha trovato d’accordo gran parte di quanti sono intervenuti: lo stesso Giovanni Lolli, esponente della triade ai tempi di Cialente sindaco, con l’onestà intellettuale che lo contraddistingue non ha esitato ad affermare che è ora di fare un passo indietro. Direzione nella quale Cialente lo seguirà e, a quanto pare, anche Pezzopane, dopo le dichiarazioni di ieri sera: non sarà a capo dell’opposizione, non rifonderà il centrosinistra, in sostanza. Ma resterà in consiglio.