La battaglia

Impianto irriguo Fucino, summit al Ministero: due ipotesi per i 50 milioni

Sindaci ricevuti in Ministero per la questione dei Fondi destinati al Fucino: due ipotesi per salvare i 50 milioni dell'impianto irriguo.

Sindaci ricevuti in Ministero per la questione dei Fondi destinati al Fucino: due ipotesi per ottenere i 50 milioni dell’impianto irriguo.

Giornata torrida nella capitale d’Italia, ma foriera di qualche passo avanti sul fronte acqua quantomeno perché porta rassicurazioni sui fondi per il Fucino, spariti dai radar e mai rimessi dalla Regione. La paura di veder passare un treno di inestimabile valore per l’agricoltura e non cogliere il risultato di un’opera strategica importantissima, trova ascolto nelle stanze del Ministero per il sud e la coesione territoriale per volontà del Ministro Carfagna e alla presenza dell’assessore Loreta Ruscio per la città di Avezzano del consigliere provinciale Dino Iacutone, dei sindaci Quirino D’Orazio di San Benedetto dei Marsi, Enzo Di Natale di Aielli, Antonio Mostacci di Collarmele, del vicesindaco di Luco Giorgio Giovannone e di Stefano Fabrizi di Confagricoltura e Franco Fina di Cia.
“Si parla – riportano sindaci e amministratori in una nota – solo dei 50 milioni ex Masterplan, non degli altri finanziamenti necessari per completare l’intervento strategico, ma è già tanto, vista la piega di incertezza che la vicenda aveva assunto negli ultimi tempi.
D’altra parte, il tempo passa e la siccità preme ma, a differenza degli ultimi incontri forieri solo di polemiche e generici annunci, c’è un atteggiamento che dà un senso di maggior affidamento agli amministratori corsi a Roma per raccogliere l’apertura e l’invito del Ministro, con la delegazione che è stata ricevuta dal suo Consigliere Politico Onorevole Paolo Russo“.

I fondi c’erano e sono stati tolti ed è palese che la Regione non ha risorse da dedicare al capitolo. Per questo è fondamentale parlare ad un livello di governo più elevato che speriamo possa rifinanziare il progetto. Questo è l’impegno con cui torniamo dall’incontro al Ministero con due ipotesi di soluzione che ci sono state prospettate per inserire i fondi tolti” – spiega l’assessore Loreta Ruscio, che aveva consegnato in un recente incontro a Cerchio nelle mani della stessa Carfagna, il Patto per il Fucino sottoscritto dai primi cittadini del territorio.
“La prima strada riguarda l’inserimento nella riprogrammazione 2021/2027. La seconda passa per l’inserimento nel CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) che potrebbe avvenire anche in tempi più brevi.
Mercoledì ci sarà la Conferenza Stato Regioni per richiedere lo stato di emergenza vista la crisi dovuta alla siccità. Sarà l’occasione – aggiunge la Ruscio – per chiedere i soldi per gli invasi previsti nel PNRR e che nessuno ad oggi ha richiesto dalla nostra regione”.

Era presente anche un rappresentante della Regione Abruzzo, che ha potuto ascoltare le ipotesi di soluzione prospettate a livello nazionale, ma i sottoscrittori del Patto garantiranno la loro presenza in tutte le fasi successive per la tutela degli interessi della Marsica, anche perché questa volta c’è la sensazione di aver trovato un interlocutore attento e rispettoso dei rappresentanti comunali e, soprattutto, delle esigenze dei cittadini marsicani. Proprio sul dossier Fucino, c’era stata una riunione operativa nel Municipio di Avezzano con la partecipazione dell’assessore Ruscio e del consigliere comunale Antonio Del Boccio, per sbloccare la situazione dei fondi e mantenere alta l’attenzione con la sottoscrizione di un documento che i primi cittadini di Avezzano, Celano, Trasacco, Collelongo, Ortucchio, Villavallelonga, Cerchio, Lecce nei Marsi, Aielli, Gioia dei Marsi, San Benedetto dei Marsi, Pescina, Collarmele e Luco dei Marsi avevano voluto chiamare “Patto per il Fucino”. Chiaro l’obiettivo degli amministratori: fare corpo unico, con la massima determinazione, per ottenere risposte e tempistiche chiare per quello che, con 15 mila addetti, è il motore del territorio e rischia di vedere svanire l’attesa ristrutturazione dell’impianto irriguo che assicurerebbe la miglior razionalizzazione della risorsa più preziosa.

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