Prosegue il viaggio verso Santiago di Giulio Votta, l’artista aquilano “che una ne pensa e cento ne fa”. Ha deciso di compiere questo cammino di fede sui suoi trampoli, quelli con cui ha cominciato 30 anni fa il percorso artistico che gli ha portato a oggi tanta fortuna e sui quali, da una diversa prospettiva, si appresta a compiere l’ultima parte del percorso.
Sui trampoli Giulio farà un percorso di 200 km, divisi per tappe che lo porteranno verso Santiago. Il Capoluogo ha deciso di essere con lui durante questo viaggio per raccontare, con la sua voce, le impressioni e le emozioni di un percorso quasi mistico, scevro da qualunque tipo di credo religioso. Giulio ha deciso di compiere quesa “missione” motivato dalle difficoltà che un settore come quello dell’arte e dello spettacolo, ha patito dopo 2 anni di chiusure e limitazioni conseguenti la pandemia. Adesso, che mancano 78 km alla meta e il cuore è gonfio delle emozioni di questi giorni, la voce si incrina anche un po’ quando gli chiediamo di raccontare le tappe del cammino. “Ho visto un flusso continuo di umanità che difficilmente dimenticherò. Arriverò a Santiago quasi in concomitanza con i festeggiamenti per San Juan il 23 e il 24 giugno. Una festa che qui, come da molte parti in Italia è molto sentita, per via della magia e del misticismo intrinsechi in questa ricorrenza. Sto ammirando tanti posti stupendi, ho abbracciato, finalmente, e dopo 2 anni di limitazioni sociali, persone magnifiche. Sono colpito ed emozionato, non ho mai pensato di cedere o di non farcela, ma alcuni tratti sono stati molto difficili. Ma il bello della vita è anche questo: la soddisfazione di avercela fatta, di esserti barcamenato a schiena dritta tra le strade impervie, mi ha sempre dato lo stimolo per andare avanti. Che soddisfazione ragazzi ogni volta che arrivo alla ‘mia’ meta!“.
