Appalti Sanità, l’ANM a Marsilio: “Dichiarazioni inaccettabili, gettano discredito sui magistrati”

Appalti Sanità Pescara, l’ANM risponde a Marsilio: “Non sono accettabili, pur nella libertà di critica, le affermazioni del presidente, che gettano discredito non solo sui magistrati, ma sull’intero ordine giudiziario”.
Appalti Sanità Pescara, l’Anm risponde alle dichiarazioni del presidente Marsilio: “Parole che gettano discredito sull’intero ordine giudiziario, minando la fiducia dei cittadini nell’Istituzione giudiziaria”.
Sulle dichiarazioni del presidente della Regione Marsilio in merito al rinvio a giudizio del
manager Asl Ciamponi c’è la presa di posizione della Anm abruzzese che dice “la giunta esecutiva ANM dell’Aquilaevidenzia come non siano accettabili, pur nella libertà dicritica, le affermazioni ivi contenute, che gettano discreditonon solo sui magistrati impegnati nella trattazione delprocedimento penale ma sull’intero ordine giudiziario e,provenendo da un autorevole esponente politico, sono capaci diingenerare disorientamento nell’opinione pubblica, minando lafiducia dei cittadini nell’Istituzione giudiziaria“.
Per i magistrati “le parole del Presidente della Regione Abruzzo, pronunciate all’indomani della notizia del rinvio agiudizio disposto dal Tribunale di Pescara nei confronti deldirettore Generale della ASL Vincenzo Campioni, nell’ambito dellavicenda degli ‘appalti sanità’,travalicano i limiti della legittima critica e mirano a delegittimare, agli occhidell’opinione pubblica, i magistrati che si occupano delprocesso. I pubblici ministeri, adempiendo ai loro doveri eall’esito di complesse indagini, hanno formulato un’ipotesi diaccusa che dovrà essere vagliata nel dibattimento, all’internodel processo e nel rispetto delle garanzie difensive. Non ètollerabile l’azione di screditamento di un processo in corso disvolgimento, altresì paventandosi ‘errori giudiziari’e difetti investigativi, specie quando essa viene esercitata, attraverso gli organi di stampa, da chi riveste importanti incarichiistituzionali.
Destano forte perplessità e sgomento, inoltre, itoni e le certezze manifestate, attraverso giudizi apodittici edi valore morale, dal Presidente della Regione, con specificoriferimento ad alcune persone già coinvolte nel procedimento,una delle quali peraltro non più in condizioni di difendersi pereffetto del tragico epilogo della sua esistenza, nell’ambito diun processo nel quale, peraltro, la stessa ASL si è costituitaparte civile”, afferma nella nota la giunta esecutiva ANM
Abruzzo.
“Stride, inoltre, l’invito rivolto dal Presidente della Regione all’imputato Ciamponi di volere esibire la propria autovettura,nell’ipotesi accusatoria prezzo di corruzione, presso piazzaSalotto di Pescara, luogo che notoriamente ha ospitato inpassato i resti dell’autovettura sulla quale viaggiavano levittime della strage di Capaci. La Ges Abruzzo esprime pienasolidarietà e vicinanza ai colleghi impegnati nella celebrazionedel processo, colpiti da queste ingiuste aggressioni, i qualiquotidianamente esercitano con rigore, serenità ed indipendenzale proprie delicate funzioni e ribadisce, inoltre, la necessitàche, fermo il diritto di critica, il suo esercizio sia sempreimprontato al rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza dellagiurisdizione, capisaldi della democrazia”.
La nuova risposta di Marsilio.
“Io non delegittimo nessuno, tant’è vero che mi affido al giudizio della magistratura stessa, nutrendo la certezza che saprà far emergere la verità dei fatti. E ho manifestato in tempi e occasioni ‘non sospetti’ la stima, la considerazione e la piena collaborazione con le procure e i tribunali abruzzesi. E con la stessa ANM, che in Regione Abruzzo ha trovato e continuerà a trovare porte aperte. Aggiungo che sono grato alla procura di Pescara per l’importante contributo che sta dando nello scoperchiare pratiche illecite odiose e intollerabili. Rivendico il diritto di esprimere il mio giudizio senza che questo debba essere trasformato in un conflitto istituzionale, che non esiste ed è oggettivamente esagerato evocare. Nessun ruolo e nessun ufficio è insindacabile”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.