CAPESTRANO – Meraviglie a portata di mano…o di sguardo.
Da oggi, 1 luglio, sarà possibile ammirare i meravigliosi fondali del lago di Capodacqua a bordo di imbarcazioni speciali, i trimarani elettrici. L’iniziativa al centro dell’appuntamento “Storie d’Abruzzo”.
I fondali del lago di Capodacqua come, forse, non li avete mai visti, grazie a veri e propri tour con imbarcazioni a visione subacquea. La società Calipso Capodacqua di Capestrano dà il via ai “viaggi” esplorativi a bordo dei trimarani elettrici, delle imbarcazioni speciali che, in maniera assolutamente non invasiva, consentiranno di ammirare i fondali del lago definito, non a caso, piccola Atlantide d’Abruzzo. L’iniziativa, nata qualche anno fa, porta il volto e la firma di Graziano Marini e dei suoi fratelli, Luca e Alessio, e arriva da un’idea sviluppata durante una vacanza.
“In altri luoghi del mondo si usano imbarcazioni ecosostenibili per permettere a turisti e visitatori di ammirare i fondali, senza arrecare alcun danno all’ambiente. In questo modo si possono valorizzare questi stessi fondali e, allo stesso tempo, anche i luoghi che li ospitano, spesso ricchi di bellezze naturalistiche e di storia. A Capestrano – spiega a Storie d’Abruzzo Graziano Marini – il lago di Capodacqua offre uno dei fondali più importanti e affascinanti d’Europa, definito per questo piccola Atlantide d’Abruzzo. Così, nel corso di una vacanza, abbiamo pensato di portare le imbarcazioni conosciute sul nostro lago: cercando di creare un’esperienza, a suo modo, unica nel suo genere”.
Il lago di Capodacqua è già noto grazie soprattutto al lavoro svolto dall’associazione Atlantide, che “svolge la sua attività con le immersioni, valorizzando il sito. Noi, dal canto nostro, volevamo proseguire su questa strada di promozione turistica, cercando di far conoscere il nostro lago sempre a più persone. Ora, grazie a queste imbarcazioni – totalmente elettriche e quindi a impatto zero – anche chi non ha il brevetto sub potrà ammirare il fondale del lago. Inoltre già semplicemente ammirare le zone che circondano il lago e, quindi, attraversarlo al di sopra del pelo d’acqua è di per sé una bellissima esperienza”.
Ma in cosa consistono queste imbarcazioni? “I trimarani elettrici sono imbarcazioni a zero emissioni e zero rumori. La loro forma è studiata per non provocare l’onda di movimento, lasciando l’acqua ferma: così ci si può avvicinare con sicurezza ai mulini e, al tempo stesso, si rispettano le specie di avifauna presenti nel lago. Per tali ragioni, questa imbarcazione viene usata in molti siti protetti, anche a livello nazionale”.
Graziano Marini – con i suoi fratelli e con la società di promozione turistica Calipso – si pone la mission di contribuire a valorizzare l’intero territorio di Capestrano e non solo: “Vorremo far conoscere sempre di più la Valle del Tirino e le aree interne d’Abruzzo. Crediamo che proprio dalle aree interne possano nascere quelle energie per far riprendere i settori dell’economia e le realtà produttive che insistono sul nostro territorio. Anche perché le nostre aree negli ultimi anni sono state martoriate, arrivano da una crisi importante e, soprattutto da qui in avanti, sarà fondamentale pensare a una strategia che porti gente e che crei le condizioni giuste a frenare lo spopolamento e a richiamare turisti, in ogni periodo dell’anno. Il nostro territorio ha tutte le carte in regola per diventare una meta turistica di prima scelta”.
Sarà possibile vivere l’esperienza a bordo dei trimarani, per ammirare i fondali del lago di Capodacqua, solo in determinati mesi: dal 1 luglio al 15 settembre, per rispetto delle specie di avifauna presenti. Sulle pagine di Calipso Capodacqua si possono trovare tutte le informazioni e i contatti per procedere alle prenotazioni.
La Calipso Capodacqua, inoltre, organizza trekking a cavallo, con partenza dalla Valle del Tirino e ha in programma diversi eventi, in collaborazione con Taste Abruzzo, nelle aree verdi riqualificate intorno al lago di Capodacqua, denominati “Alla scoperta dei tesori della Valle del Tirino”, gare di caccia al tesoro immersi nella natura.
L’intervista a Graziano Marini, ospite di Storie d’Abruzzo.
