1 milione di poveri in meno grazie al Reddito di Cittadinanza

10 luglio 2022 | 09:03
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1 milione di poveri in meno grazie al Reddito di Cittadinanza

Circa un milione di poveri in meno sfuggiti alla povertà assoluta nel 2021, grazie ai sussidi economici erogati, cioè Reddito di Cittadinanza e di emergenza. I dati del rapporto annuale Istat 2022.

Circa un milione di poveri in meno sfuggiti alla povertà assoluta nel 2021, grazie ai sussidi economici erogati, cioè Reddito di Cittadinanza e di emergenza. I dati del rapporto annuale Istat 2022.

C’è il peso avuto da sussidi economici spesso anche molto criticati – come il discusso Reddito di Cittadinanza – tra i principali dati emersi dal Rapporto Istat 2022, giunto alla trentesima edizione, che analizza la situazione economica e sociale del Paese nel 2021 e nei primi mesi del 2022. “Le misure di sostegno economico erogate nel 2020, in particolare reddito di cittadinanza e di emergenza, hanno evitato a un milione di individui (circa 500mila famiglie) di trovarsi in condizione di povertà assoluta“, indica il rapporto. L’intensità della povertà, senza sussidi, nel 2020 sarebbe stata di 10 punti percentuali più elevata, raggiungendo il 28,8% (a fronte del 18,7% osservato).
Nel rapporto particolare attenzione viene dedicata all’impatto della pandemia sul sistema delle imprese e sulla loro capacità di reazione, sulla vita quotidiana dei cittadini e sui comportamenti adottati per farvi fronte. Inoltre vengono approfonditi temi quali l’andamento delle disuguaglianze pre e post pandemia e le trasformazioni dei comportamenti sociali e demografici della popolazione.

reddito di cittadinanza

Luci e ombre nel rapporto, in cui il quadro economico emerso risente inevitabilmente della crisi pandemica.
Si legge nel volume che il numero di individui in povertà assoluta è quasi triplicatodal 2005 al 2021, passando da 1,9 a 5,6 milioni (il 9,4% del totale), mentre le famiglie sono raddoppiate da 800 mila a 1,96 milioni (il 7,5%).
La povertà assoluta, tre volte più frequente tra i minori (dal 3,9% del 2005 al 14,2% del 2021) e una dinamica particolarmente negativa caratterizza anche i giovani tra i 18 e i 34 anni (l’incidenza ha raggiunto l’11,1%, valore di quasi quattro volte superiore a quello del 2005, il 3,1%).
Non solo, perché 4 milioni di dipendenti percepiscono meno di 12mila euro l’anno.
Quasi un milione di dipendenti del settore privato percepiscono meno di 8,41 euro all’ora e una retribuzione totale al di sotto di 12mila euro l’anno, secondo i dati indicati dall’Istat nel Rapporto annuale. L’analisi non considera l’agricoltura e il lavoro domestico. Il numero sale a 4 milioni di dipendenti – il 29,5% del totale – se si considera solo il limite della bassa retribuzione annua di 12 mila euro. Invece, al di sotto della sola soglia della bassa retribuzione oraria (8,41 euro) risultano 1,3 milioni di dipendenti, il 9,4% del totale. Dati significativi per il dibattitto in corso sull’introduzione di un salario minimo di 10 euro lordi l’ora.