Le proteste

Allarme siccità nella media Valle dell’Aterno, gli agricoltori alzano la voce

Coltivazioni e allarme siccità. Le temperature record e la mancanza di precipitazioni nel lungo periodo sono ormai insostenibili: "perché gli enti preposti all'erogazione si disinteressano al buon funzionamento degli impianti?". 

Coltivazioni e allarme siccità. Le temperature record e la mancanza di precipitazioni nel lungo periodo sono ormai insostenibili: “perché gli enti preposti all’erogazione si disinteressano al buon funzionamento degli impianti?”.

Media Valle dell’Aterno, coltivazioni e siccità. Tanti danni, poche soluzioni. La nota del Distaccamento dell’Aquila della Guardia Nazionale Ambientale riceviamo e pubblichiamo.
Nel corso dei frequenti interventi sul territorio per prevenire offese all’ambiente di qualsiasi natura e tipologia, abbiamo ricevuto numerose segnalazioni dagli agricoltori che coltivano i terreni nella media Valle dell’Aterno e, principalmente, quelli pianeggianti in località come Onna, Monticchio e Civita di Bagno.
La fortissima impennata di calore che ha colpito la nostra zona con temperature massime assai sopra la media del periodo e l’assoluta mancanza di precipitazioni piovose nel lungo periodo hanno determinato una gravissima forma di siccità con conseguente aridità dei terreni e gravissimi danni alle coltivazioni orticole che, proprio in quella zona, sono più abbondanti e rigogliose in questa stagione.
Colture come il mais, i pomodori, e altri ortaggi come melanzane, zucchine, insalata ecc. stanno già soffrendo e la loro raccolta potrebbe essere compromessa se in questi giorni non giungeranno abbondanti precipitazioni come da previsioni meteo.

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Da molti anni tutti i terreni di quelle zone per far fronte alla siccità utilizzano le acque irrigue del Consorzio di Bonifica media Valle dell’Aterno ma, oggi, purtroppo, le semicondutture a cielo aperto che trasportano acqua in tutta la pianura, e che fino a ieri avevano effettuato puntualmente il loro servizio, risultano seriamente danneggiate in più punti, per cui lo sversamento delle acque non consente di raggiungere tutti i lotti asserviti.
In un momento in cui è preoccupazione generale creare un ambiente green, e, soprattutto, in un periodo di lunga e particolare siccità, appare alquanto strano che gli Enti preposti all’erogazione di certi servizi siano completamente disinteressati al buon funzionamento degli impianti.

Persino Papa Francesco raccomanda nei suoi recenti scritti di curare il verde e di trarre dalla terra le risorse primarie per l’alimentazione umana e per il bestiame.
Le nostre zone possiedono ancora la ricchezza di avere l’acqua ed un grande bacino idrico per poter dissetare le colture, per cui la piana aquilana potrebbe essere un enorme giardino, ricco di diverse specie edibili da poter sostenere una buona economia agricola e far gioire la popolazione con prodotti a chilometro zero, più genuini e meno cari.

Ci è parso doveroso segnalare le lamentele di coloro che operano nel settore agricolo, tra l’altro trattandosi di un problema facilmente risolvibile con un minimo intervento manutentivo, affinchè i responsabili della funzionalità delle semicondutture di cemento a cielo aperto intervengano al più presto per risolvere una situazione che sta creando non pochi danni ai coltivatori e permettere, in tal modo, che siano raggiunti tutti i lotti dei consorziati.

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