Cronaca

Baby gang fuori le scuole, arrivano le prime condanne

Prime condanne per la baby gang che seminava il terrore fuori le scuole del capoluogo: tra le vittime anche un ragazzo disabile.

Tutti giovanissimi, riuniti in una baby gang con cui seminavano il panico fuori le scuole dell’Aquila minacciando, picchiando e derubando i coetanei. Arrivano le prime condanne per gli imputati.

Picchiarono disabile, baby gang a processo

Il processo, iniziato nel 2020, vede imputati diversi giovanissimi, italiani e albanesi. Ieri pomeriggio, davanti al giudice del tribunale dell’Aquila, Nicolò Guasconi, c’è stata l’udienza con rito abbreviato scelto da due degli imputati. Xhuliano Rrokaj, 24 anni, – difeso dall’avvocato Mauro Ceci – e Luca Caldarelli di 23 – difeso dall’avvocato Francesco Valentini – sono stati assolti per il reato di rapina a danno di minore, dal momento che non è stato sufficiente il riconoscimento effettuato dalle vittime attraverso le foto segnaletiche. Caldarelli, imputato anche per altri reati  – minacce, lesioni, furto e ricettazione – è stato condannato, per una parte alla pena di quattro anni e 1600 euro di multa. Un altro imputato, Carmine Maisto, 26enne, ha patteggiato. Gli altri due imputati invece saranno processati davanti al tribunale per i minorenni dell’Aquila.

Ad alcuni dei membri della baby gang sono state contestate le aggravanti, come l’uso di strumenti atti ad offendere come un coltello svizzero e i futili motivi, cioè l’aver commesso il fatto per eseguire il reato di rapina, la minorata difesa, essendo le persone offese minorenni e le lesioni commesse da più persone riunite.

I cellulari rubati alle vittime, stando alle indagini, sarebbero stati poi rivenduti in cambio di 50 euro. I fatti per cui la baby gang è finita a processo risalgono al 2018 e al 2019. Come riporta Il Centro, durante le indagini gli inquirenti hanno rilevato “l’insorgere di una significativa recrudescenza di fenomeni criminali attuati nei confronti di minori e di persone con handicap, per lo più localizzati nel centro cittadino, in particolare nella zona compresa tra la scalinata e i portici di San Bernardino, corso Vittorio Emanuele e via Pizzodoca, dove c’è un locale abituale ritrovo di adolescenti”. Come si legge ancora nelle carte processuali alcune vittime,“sono state colpite da scariche di calci e pugni al volto e su tutto il corpo riportando lesioni personali multiple”. Una delle vittime della baby gang in seguito al pestaggio “ha riportato traumi ed è stato medicato in pronto soccorso”. Durante uno dei pestaggi è stato colpito anche ilc one di una delle vittime.

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