Natalie Portman legge Borgo Sud: successo internazionale per il libro di Donatella Di Pietrantonio
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Borgo Sud è un successo oltreoceano: anche Natalie Portman lo ha letto e consigliato ai suoi followers su Instagram.
Anche l’attrice israeliana Natalie Portman è rimasta colpita dal libro “Borgo Sud”, lo spin off de “L’Arminuta” di Donatella Di Pietrantonio.
Natalie Portman ha pubblicato una foto su Instagram con il libro di Donatella Di Pietrantonio, il cui titolo nella versione inglese è “A sister’s story”. “Questo libro è meraviglioso – è stato il suo commento – una storia molto toccante di due sorelle… Non vedo l’ora di sapere anche le vostre impressioni”, conclude invitando così i suoi followers a leggere il libro.
Un altro successo internazionale per la scrittrice abruzzese che con L’Arminuta ha vinto prima il premio Strega e poi il David di Donatello per la trasposizione cinematografica. “Borgo Sud” è uno spin off de L’Arminuta dove, con audacia la scrittrice è ripartita proprio dal precedente romanzo, da quel rapporto tra due sorelle, ormai donne, così diverse e distanti ma che si appartengono, reciprocamente, in un legame forte, di sangue, che supera ogni ostacolo che la vita presenta. La descrizione del rapporto tra le due sorelle assume un ruolo rilevante nel romanzo. Ovviamente “Borgo Sud” parla anche d’Abruzzo: dalle campagne pescaresi dell’Arminuta questa volta la location è la riviera, quella zona di Pescara, rurale, abitata e fatta dai pescatori. C’è il mare, la sabbia, si sente quasi in “Borgo Sud” anche l’odore degli arrosticini. Anche Natalie Portman è rimasta toccata dal rapporto tra le due protagoniste messe a nudo, descritte nelle loro totali diversità, con le loro paure, le offese, ma anche gli abbracci, le lacrime, il cuore. “L’Arminuta” è stato tradotto in 25 lingue e pubblicato in 27 Paesi nel mondo.
Borgo Sud, l’intervista del Capoluogo a Donatella Di Pietrantonio poco dopo l’uscita del libro
“Borgo Sud” è un libro dalla potente carica emotiva, dove tornano i personaggi della storia di “colei che ritorna”, la bimba senza nome, l’io narrante che parla di sentimenti di abbandono e timore.
