Economia

Vacanze 2022, salasso per voli e noleggi auto: costo trasporti alle stelle

Vacanze, i costi alle stelle. Per i voli nazionali si spende il 33,3% in più rispetto allo scorso anno, le tariffe dei voli internazionali sono più che raddoppiate

Queste vacanze estive non saranno ricordate solo per essere le prime senza le mascherine dopo 2 anni o tutte le restrizioni legate al Covid, ma come le più care dell’ultimo mezzo secolo. Rincari “folli” su tutti i settori: dall’ombrellone in spiaggia, passando per i voli, gli autonoleggi, alberghi e ristoranti.

A pesare su queste vacanze non sono solo le conseguenze legate alla pandemia che si fanno sentire ancora nel lungo periodo, ma anche tutti i rincari legati alla guerra in Ucraina, con costi triplicati per tantissime materie prime.

L’aumento della benzina ha fatto registrare già l’impennata per i trasporti: per i voli nazionali si spende il 33,3% in più rispetto allo scorso anno, mentre le tariffe dei voli internazionali sono più che raddoppiate. La benzina costa in media il 27,7% in più rispetto al 2021 e, in generale, è stato calcolato che per andare in ferie ogni persona spende circa 199 euro in più. Una vacanza di 10 giorni, in base alle stime del Codacons, costerà quest’anno tra il 15,5% e il 20% in più sul 2021, considerando le spese per spostamenti, pernottamenti, cibi e servizi, passando da una media di 996 euro a persona del 2021 ai circa 1.195 euro del 2022, con un incremento di spesa che potrebbe raggiungere i 199 euro procapite. Conto che risulterà ovviamente più salato per chi trascorrerà le vacanze all’estero e dovrà affrontare tariffe aeree proibitive. Nonostante tutto la voglia di partire è tanta, moltissimi italiani si sono organizzati, anche perchè si tratta delle prime “vacanze” vere da 2 anni a questa parte. Per quanto riguarda i trasporti aerei, onostante l’aumento dei prezzi il servizio sta registrando diversi problemi da settimane. Tantissimi i voli cancellati, tagli delle partenze e scioperi dei dipendenti delle compagnie aeree. Negli aeroporti italiani ed europei si stanno registrando disservizi dovuti alla cancellazione di migliaia di voli: sarebbero finora più di 41mila le tratte cancellate, di cui 7mila in Italia. E la situazione non sembra migliorare nei prossimi giorni: fino al 15 luglio infatti saranno almeno 2mila i voli cancellati.

Secondo il report stilato da Mabrian Technologies le compagnie aeree che hanno cancellato il maggior numero di voli sono: EasyJet, Turkish Airlines, Wizz e Wizz UK, Air Europa, Vueling, Scandinavian Airlines, Tui Fly, United e Saudia Airlines. Al primo posto c’è dunque la compagnia britannica, che ha da poco perso uno dei suoi dirigenti, che ha tagliato 1.384 tratte, circa il 5,5% della sua capacità aerea. La causa delle cancellazioni e dei ritardi sarebbe da imputare alla mancanza di personale che non ha permesso alle compagnie di potersi riorganizzare in tempi brevi per gestire al meglio le numerose partenze estive ritornate ai livelli pre Covid. Allo stesso sempre gli aeroporti presentano mancanza di personale di terra e di sicurezza: le assunzioni richiedono tempi lunghi secondo le compagnie aeree e molti dei dipendenti lasciati a casa durante la pandemia hanno poi trovato altre occupazioni.

Caos trasporti: sciopero voli 17 luglio, partenze a rischio

Nuova giornata nera per il trasporto aereo. Per domenica 17 luglio 2022, dalle ore 14 alle ore 18.00, le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta e Unica hanno indetto quattro distinte azioni di sciopero a livello nazionale, fa sapere l’Enav. Sono previste inoltre, nello stesso orario, le seguenti azioni di sciopero a livello locale: Centro di Controllo d’Area di Brindisi, dove sono previste tre distinte azioni di sciopero indette da Filt-Cgil, Fit-Cisl / Uiltrasporti / Ugl-Ta e Unica, Centro di Controllo d’Area di Milano indetto da Ugl-Ta e Unica, Centro di Controllo d’Area di Padova indetto da Unica, Centro di Controllo d’Area di Roma due distinte azioni di sciopero indette da Ugl-Ta / Unica, Aeroporto di Bologna tre distinte azioni di sciopero indette da Fit-Cisl / Ugl-Ta / Unica. La protesta coinvolge anche le compagnie aeree Easyjet, Volotea, Ryanair e le controllate della low cost irlandese, Malta Air e Crewlink. A confermare lo sciopero Ryanair, indetto da Filt-Cgil e Uiltrasporti, sono stati gli stessi sindacati dopo un incontro al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per fare il punto sulle problematiche del trasporto aereo. “Ad oggi, in mancanza di iniziative concrete nella direzione del miglioramento delle condizioni di lavoro e dell’adeguamento dei salari, rimane confermato, domenica 17, lo sciopero di piloti e assistenti di volo Ryanair”, ha detto il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito, spiegando che le sigle sindacali hanno chiesto al Ministero “di convocare un confronto con le compagnie low cost per verificare il rispetto dell’applicazione dell’articolo 203 del Decreto Rilancio sull’applicazione dei minimi salariali, previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo”. I lavoratori che si trovano in Italia rivendicano “contratti che garantiscano condizioni di lavoro dignitose” e “stipendi almeno in linea ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo del nostro Paese, come prevede la legge”, hanno detto le sigle sindacali.

Trasporti alle stelle: aumentano anche i prezzi dei noleggi

E la situazione non è migliore se si decide di non prendere l’aereo, ma magari spostarsi con un auto a noleggio nel posto dove si trascorreranno le vacanze. Una famiglia dai due figli in su deve, in pratica, prendere uno stipendio mensile e girarlo per intero al noleggiatore dell’auto: i costi di una station wagon vanno dai 1300 ai 1600 euro. E non parliamo di marchi di lusso, ma di Fiat o Opel. La regione più cara è la Sardegna, dove in media un’automobile a noleggio di piccola taglia costa 730 euro a settimana (ad agosto), mentre una station wagon, scelta da famiglie con figli piccoli, vale una “tombola”: 1417 euro. I dati evidenziano rincari anche nei pernottamenti. Secondo il Codacons, per dormire in albergo, motel e pensioni occorre pagare in media il 21,4% in più rispetto allo scorso anno.

Aumenti di rilievo anche nell’alimentazione: bar e ristoranti hanno aumentato del +4,6%, mentre i generi alimentari costano in media il 9,1% in più. Per visitare musei, parchi e giardini si spende invece il 3,2% in più. Mentre andare al cinema, al teatro o ad un concerto costa il 2,3% in più. Altra nota dolente quella relativa agli stabilimenti balneari che hanno applicato sul territorio rincari medi tra il 5% e il 15%, a seconda della località e della tipologia di struttura. Da segnalare infine rincari anche sul fronte dei servizi nautici, con imbarcazioni, motori fuoribordo ed equipaggiamento per imbarcazioni che costano il 14,7% in più.

Sarà l’estate delle mini vacanze?

Alla luce di questi dati saranno molti gli italiani che quest’anno sceglieranno la mini vacanza. Pur di non rinunciare al soggiorno al mare decideranno di limitare la permanenza a tre, quattro giorni al massimo, in modo da riuscire comunque a “staccare la spina” e riprendere la normale attività di lavoro post-ferie ritemprati, senza per questo vedersi prosciugato il conto in banca.

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