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Angelo De Nicola: il libro sulla forza dirompente del perdono di Celestino V

Il perdono, l'eredità più profonda di Celestino V. Nel libro di Angelo De Nicola un altro tassello sulla storia della Perdonanza.

“Papa Francesco aprirà la Porta Santa in occasione della Perdonanza Celestiniana. L’aver accolto questa proposta è un grande dono per gli aquilani, un altro dono dopo il regalo fantastico di Celestino V che fece ‘volare’ la città nel giro di un secolo facendola divenire la seconda del Regno di Napoli, cuore e centro di traffici internazionali sa commerciali che culturali”. Così, lo scrittore, saggista e giornalista aquilano Angelo De Nicola, presenta il suo ultimo libro legato alla Perdonanza e ai Papi.

“I Papi e Celestino V – La Perdonanza da Bonifacio VIII a Francesco” è il titolo del libro del giornalista e scrittore aquilano Angelo De Nicola edito dalla One Group Edizioni. Il volume, il sesto legato alla Perdonanza, si apre con un saggio di don Luigi Maria Epicoco sulla “attualità del senso del perdono” tra il messaggio di Celestino V e il magistero di Papa Francesco, in un momento storico caratterizzato dai conflitti internazionali. La presentazione c’è stata questa mattina a L’Aquila, nella splendida cornice della Dimora Fortebraccio, nell’omonima via.

L’intervista del Capoluogo ad Angelo De Nicola

“Si tratta di un lavoro intenso – ha detto Angelo De Nicola intervistato dal Capoluogo – chi è venuto dopo Pietro da Morrone è stato coinvolto dalla sua figura, dal carisma, dal messaggio e dal significato del perdono. Dante lo aveva ‘accusato’ di essere un vigliacco, una sorta di exit strategy per i vari pontefici che in questo modo lo avevano cercato di relegare quasi in un angolo per mettere a tacere le coscienze”. Anche Papa Francesco, il primo Pontefice ad aprire la Porta Santa, è rimasto molto colpito dall’eredità spirituale del suo ‘collega’ Celestino. Il libro di Angelo De Nicola in qualche modo vuole anche celebrare questo evento ‘epocale’, questa Porta Santa e mistica aperta per la prima volta dalle mani di un Pontefice, ripercorrendo il modus operandi che i Papi hanno avuto nei secoli, l’atteggiamento nei confronti della figura di Celestino V e della Perdonanza, della rivoluzionaria Bolla del perdono con cui Pietro da Morrone concesse il perdono ‘urbi et orbi’ da tutti i peccati a chi, confessato e pentito, senza distinzione di ceto o razza, avesse varcato quella soglia Goni 28 e 29 agosto. “Lui – ha detto Papa Francesco – proprio come San Francesco d’Assisi, ha avuto un senso fortissimo della misericordia di Dio e del fatto che questa misericordia rinnovi il mondo”.

Papa Francesco alla Perdonanza, qualche giorno di anticipo per il Corteo della Bolla

 

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