Il senatore Gaetano Quagliariello commenta gli ultimi fatti politici, con le dimissioni di Draghi, respinte dal Presidente Mattarella: “Ora un’agenda di sei mesi per l’Italia”.
“Bene ha fatto Mario Draghi a non far finta di niente nel momento in cui un partito di maggioranza relativa non ha votato la fiducia al suo Governo e benissimo ha fatto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a respingerle, rimandandolo alle Camere, anche perché non dobbiamo dimenticare che il presidente del Consiglio è uscito dalle votazioni con la fiducia”. Così il senatore Gaetano Quagliariello commenta al microfono del Capoluogo.it gli ultimi eventi politici, “interessanti anche dal punto di vista costituzionale”, che hanno scosso il governo. Mario Draghi, infatti, pur raggiungendo i numeri necessari per la fiducia, è andato a dimettersi dal Capo dello Stato, essendo comunque venuto meno l’appoggio di uno dei partiti di maggioranza, quello del M5S.
Con il nuovo incarico da parte del Presidente della Repubblica, quindi, Mario Draghi dovrà tornare in Parlamento per ottenere una nuova, a questo punto “ulteriore”, fiducia, con numeri che sostanzialmente già ci sono. “Auspico che Draghi riproponga la sua agenda. Pensare a una crisi adesso è qualcosa di lunare, perché l’alternativa non è tra elezioni e nuovo governo. Le elezioni ci saranno comunque, tutto sta a vedere come ci si arriva, se in maniera ordinata o con un disastro tra spread e problemi vari che farebbe gioire Putin e i suoi amici. Spero quindi che Draghi venga con un’agenda dura, di sei mesi, per l’Italia e per fare in modo di arrivare alle prossime elezioni nel modo migliore”.
