Bonus benzina, a chi spetta il buono da 200 euro: tutte le informazioni

Arriva anche il bonus benzina. Previsto un buono carburante di 200 euro per tutti i lavoratori dipendenti del settore privato. Come richiederlo?
Arriva anche il bonus benzina. Previsto un buono carburante di 200 euro per tutti i lavoratori dipendenti del settore privato. Come richiederlo?
Tra gli aiuti previsti dal Governo per sostenere gli italiani contro i rincari c’è il bonus benzina, destinato ai lavoratori del settore privato. Previsto un buono del valore massimo di 200 euro, esente da contributi e imposte. Il bonus sarà erogato direttamente dai datori di lavoroprivati ed esclusivamente su base volontaria, l’importante è che tale incentivo non sia erogato al dipendente in sostituzione di un eventuale premio di risultato.
Per ottenerlo, dunque, non sarà necessario presentare domande: l’agevolazione sarà assegnata in automatico dalle aziende private ai dipendenti, per una cifra massima di 200 euro.
I lavoratori che potranno percepirlo sono lavoratori titolari di reddito di lavoro dipendente: le amministrazioni pubbliche, invece, sono escluse dall’agevolazione. Destinatari del bonus, quindi, sono tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, senza distinzioni contrattuali: inclusi anche apprendisti, lavoratori part-time, a tempo determinato o intermittenti
Il bonus consisterà in buoni carburante o similari, ma anche in benefit aziendali per il dipendente.
Nella circolare n.27/E dell’Agenzia delle Entrate viene specificato quali sono i datori di lavoro e i lavoratori interessati dal bonus, così come le modalità di erogazione previste e le regole da seguire nel caso in cui l’incentivo venga riconosciuto come premio di risultato.
I buoni sono validi per: benzina, gasolio, Gpl e metano, ma anche per le ricariche di auto elettriche.
I voucher potranno essere erogati entro il 12 gennaio 2023 e i lavoratori destinatari del buono potranno usufruirne entro la data di scadenza indicata sullo stesso voucher. Il bonus benzina non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente. Rappresenta un’ulteriore agevolazione rispetto a quella generale già prevista dall’articolo 51 del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir): deve quindi essere conteggiata in maniera separata rispetto ad altri eventuali benefit.