L’abruzzese fuori sede a L’Aquila per “Rime toscibili”: “Mi diverto raccontando la regione”

22 luglio 2022 | 19:20
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L’abruzzese fuori sede a L’Aquila per “Rime toscibili”: “Mi diverto raccontando la regione”

Cultura e tradizione abruzzesi, toponomastica, personaggi e cucina, si mescolano nel libro di Gino Bucci, nome d’arte ‘L’abruzzese fuori sede’, dal titolo ‘Rime toscibili’, che giunge a L’Aquila nel pieno del tour di presentazione.

Cultura e tradizione abruzzesi, toponomastica, personaggi e cucina, si mescolano nel libro di Gino Bucci, nome d’arte ‘L’abruzzese fuori sede’, dal titolo ‘Rime toscibili’, che giunge a L’Aquila nel pieno del tour di presentazione.

Volto ormai noto del panorama locale e non solo, L’abruzzese fuori sede ha nel tempo collezionato innumerevoli consensi sui social: la sua pagina facebook, infatti, conta più di 200 mila likes, ma per lui, ciò che vale è ben altro. “Non voglio titoli. A me piace scrivere, scrivo le mie cose da tanti anni e mi fa piacere se le persone mi vogliono bene. Ovunque vado, trovo qualcuno che mi riconosce come una persona meritevole, anche se indubbiamente non lo sono. Non contano i like, ma l’affetto delle persone e quello che si riesce a fare dal vivo. Non cerco premi, indubbiamente mi fa piacere riceverli perché vedo anche quella come una dimostrazione d’affetto. Personalmente, me ne sto nel cantuccio della mia camera e, in queste occasioni, ciò che mi fa piacere è vedere le persone anche nella realtà e non solo sui social. Mi fa molto piacere essere a L’Aquila, che è una delle mie città preferite.”

l'abruzzese fuori sede presentazione

Una passione, dunque, quella della scrittura, che Gino Bucci, ragazzo genuino dal carattere introverso, ma dalla battuta sempre pronta, coltiva da tempo, sempre con quel tocco di casa che non può mancare. Ed è così che l’idea del libro nasce. “Cosa voglio comunicare? Nulla. Ognuno può prendere ciò che vuole da quello che scrivo. Io sono fissato con metrica e filastrocche da quando sono piccolo. Ho sempre scritto in questo modo, mi piace andare subito al punto ed essere breve, non sono bravo in prosa. Mi diverto così, raccontando l’Abruzzo con tutto ciò che ho sempre fatto, tramite mia nonna, le tradizioni, la cultura culinaria e la cultura degli emigranti abruzzesi, essendomi ‘appioppato’ questo titolo di fuori sede. Comunico tutto ciò che mi hanno insegnato a casa.”