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Ginecologia L’Aquila, le nuove tecniche di chirurgia oncologica

Ginecologia L'Aquila: nuove tecniche oncologiche per accompagnare la donna in tutte le fasi della vita. L'intervista al primario Guido.

La salute declinata al femminile con l’obiettivo di rendere il reparto di Ginecologia dell’ospedale dell’Aquila un punto di riferimento anche fuori regione. Questi gli obiettivi per il futuro del primario del reparto, il professore Maurizio Guido.

“Parliamo di un progetto molto ambizioso sul quale stiamo lavorando. Intanto, per essere una vera eccellenza dobbiamo incrementare la squadra, per questo a settembre amplieremo l’organico con una professionista all’avanguardia, la dottoressa Ilaria Fantasia che si occuperà di diagnosi prenatale. Con lei ci sarà la dottoressa Manuela Ludovisi, esperta internazionale di ecografia ginecologica”, ha spiegato al Capoluogo il primario di Ginecologia, Maurizio Guido.

Medicina e solidarietà, aiuto dove c’è bisogno. Maurizio Guido, primario di Ginecologia al San Salvatore, alla guida di una missione in Cisgiordania. Nel team partito anche il ginecologo Univaq Matteo Romano.

Maurizio Guido dal San Salvatore alla missione in Cisgiordania, un team italiano in aiuto delle donne

Il reparto quindi punta all’eccellenza per quanto riguarda la diagnosi prenatale, le nuove tecniche di chirurgia oncologica dell’apparato riproduttivo femminile effettuate con chirurgia robotica – si tratta di tecniche poco invasive che permettono alle donne di riprendere tempestivamente le proprie attività e la quotidianità con vantaggi anche estetici – e soprattutto incrementare i parti, che per adesso si attestano su circa 700 nascite nell’ultimo anno. “Il nostro lavoro è iniziato quasi due anni fa – ha chiarito il primario -. Stiamo cercando di avere delle competenze in ogni campo della ginecologia avvalendoci di professionisti giovani ed esperti, formati nelle scuole migliori in Italia come il dottor Matteo Bruno“.

Il numero dei parti è stabile, ma non ci soddisfa, dobbiamo ritornare ai livelli che la città merita. La nostra è una branca che deve accompagnare la donna dall’adolescenza fino all’età senile, la ginecologia deve essere un punto di riferimento continuativo per una donna in qualunque periodo della sua vita. Essere ‘tuttologi’ non ci appartiene, un buon reparto per funzionare ha bisogno di persone che sappiano fare determinate porzioni della nostra branca. Con pazienza e professionalità riusciremo a raggiungere tutti gli obiettivi”.

Ospedale L’Aquila, Maurizio Guido nuovo primario di Ostetricia e Ginecologia

 

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