Metanodotto Snam, due questioni aperte: studio di sismicità e scavi archeologici

26 luglio 2022 | 04:46
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Metanodotto Snam, due questioni aperte: studio di sismicità e scavi archeologici

Sul Metanodotto Snam le associazioni non perdono le speranze: nuovo ricorso al TAR per la presenza di scavi di interesse archeologico. A settembre evento di Legambiente su scala nazionale proprio sull’hub di Sulmona.

Sul Metanodotto Snam le associazioni non perdono le speranze: nuovo ricorso al TAR per la presenza di scavi di interesse archeologico. A settembre evento di Legambiente su scala nazionale proprio sull’hub di Sulmona.

Se la crisi di governo ha sospeso l’attesa della decisione della Presidenza del Consiglio dei ministri sulla centrale di compressione dell’hub di Sulmona, relativa al metanodotto Snam, amministrazioni locali e associazioni proseguono la battaglia contro un progetto che “era vecchio ieri, oggi ancora di più”, come sottolineato al Capoluogo.it dal presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco. “La situazione bellica ha rilanciato la necessità di uscire dalla dipendenza dal gas e spingersi verso le energie rinnovabili e un progetto di questo genere, nato vecchio, oggi è vecchio ancora di più”.
Due sono sostanzialmente le criticità legate al progetto: “Una è legata alla mancanza di uno studio sull’impatto sismico del tracciato, mentre l’altra attiene alla presenza di scavi di presunto interesse archeologico, nell’area di realizzazione dell’hub”.
Sulla mancanza di uno studio sismico si erano soffermati anche gli amministratori locali che si incontreranno il prossimo 27 luglio su sollecitazione dei sindaci di Sulmona e Navelli, Gianfranco Di Piero e Paolo Federico. “Dov’è lo studio sull’impatto sismico del tracciato previsto? Si tratta di ben 167 chilometri… Inoltre, la crisi per l’approvvigionamento del gas è un problema immediato: cosa cambierà realizzare quest’opera, forse, nel 2028?”.

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Ma a riaccendere le speranze delle associazioni, tra cui il Comitato di Sulmona e il WWF Abruzzo, che stanno seguendo un nuovo ricorso al TAR, la vicenda legata agli scavi a Casa Pente, già attenzionati dalla soprintendenza. Un “fatto nuovo” che potrebbe ribaltare le sorti della vicenda, almeno a livello processuale, dopo il primo ricorso respinto, prima dal TAR e poi dal Consiglio di Stato.

Una speranza in più contro un progetto che amministrazioni locali non vogliono, cittadini e associazioni non vogliono e da cui la stessa politica comincia a prendere le distanze. Intanto Legambiente prepara una campagna nazionale che vedrà al centro proprio l’hub di Sulmona. L’appuntamento è a settembre.

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