La tesi della difesa

Movida violenta a Santa Maria Paganica, la difesa degli arrestati: “Non c’entrano nulla”

Movida shock, due gli indagati per i fatti di Santa Maria Paganica, con i Carabinieri accerchiati da alcuni giovani. La difesa: "Non c'entrano nulla, sono indagati solo per la condotta tenuta finalizzata a impedire di essere identificati".

Movida shock nel weekend. Sono due gli indagati per i fatti di Santa Maria Paganica, con i Carabinieri accerchiati da un gruppo di giovani.
La difesa: “Non c’entrano nulla, sono indagati solo per la condotta tenuta finalizzata a impedire di essere identificati”. Disposti accertamenti sulle lesioni riportate da uno dei due giovani.

Dopo gli episodi violenti di piazza Santa Maria Paganica, la notte di venerdì, sono state due le persone tratte in arresto dai Carabinieri e condotte in Caserma. Si tratta dei cugini Moreno e Rodrigo Flores Goman, entrambi 29enni.
Secondo il Gip i due – arrestati per resistenza aggravata – si sono posti come promotori della folla contro le forze dell’ordine“. Il Gip, comunque, non ha convalidato i domiciliari, ma ha disposto l’obbligo di dimora, con annesso obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria due volte al giorno.
Questa la tesi sostenuta dalla difesa, ascoltata dalla redazione del Capoluogo.
“Si parla di movida molesta, danneggiamenti, vandalismo. Tutto questo non ha interessato i nostri assistiti, ma un gruppo di ragazzini che si trovava in Piazza a festeggiare. I cugini Goman, che sono stati tratti in arresto, rispondono solo di resistenza a pubblico ufficiale. Anche perché è importante sottolineare che i due sono intervenuti in una fase successiva ai disordini che si stavano già registrando in centro”, ci spiega il legale Guglielmo Santella, che difende Moreno Goman. L’altro indagato, Rodrigo Flores Goman, è difeso dall’avvocato Giulio Michele Lazzaro.

Quando e perché sono intervenuti i giovani? Il loro intervento è avvenuto in una fase successiva, cioè nel momento in cui hanno visto un ragazzino aggredito. I due non c’entrano nulla con gli episodi di vandalismo, il lancio dei cocci di vetro e tutto quanto è avvenuto ed è stato denunciato relativamente alla notte tra venerdì e sabato.
Ora, sono stati acquisiti tutti i video relativi a quei momenti: questo materiale sarà importante per fare chiarezza.
Intanto il giudice ha disposto la scarcerazione dai domiciliari. I Goman sono stati ‘rimessi in libertà’ con obbligo di dimora. La misura applicata non è coercitiva, nella sostanza i due indagati sono liberi: questo proprio perché loro rispondono soltanto di resistenza a pubblico ufficiale”. 

Il primo a intervenire “sarebbe stato Rodrigo, che già si trovava a Piazza Santa Maria Paganica, come ha riferito dinanzi al giudice”, sottolinea l’avvocato Santella. “Lui avrebbe visto quattro ragazzi intorno a un giovane a terra. Così Rodrigo si sarebbe avvicinato al gruppo, per poi sentirsi riferire che gli uomini erano in realtà Carabinieri in borghese. E alla richiesta dei documenti, lui si sarebbe rifiutato, rispondendo: ‘Ma chi siete? Datemi i vostri di documenti’. Una fase concitata, quindi, fino all’arrivo di un altro Carabiniere. Quindi l’arresto, in un momento in cui – a giudicare da uno dei video già visionati – non sembravano esserci le condizioni per ricorrere a questa misura: si vedono i due fatti salire sulla pattuglia in tutta tranquillità. I Goman non stavano facendo atti tali da richiedere l’ammanettamento. Tutti gli altri, nel mentre – compreso il giovane precedentemente fermato – sono fuggiti”.

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Una vicenda sulla quale saranno probabilmente le immagini raccolte a far luce. Intanto dall’interrogatorio emerge anche altro.
I due hanno riferito l’accaduto, dando la loro versione dei fatti e, nell’ambito dell’interrogatorio, hanno anche descritto un episodio in cui, “sarebbero stati malmenati da un Carabiniere, all’interno della Caserma”. Questo, come ci riferisce l’avvocato Santella, “è quanto riferito dagli indagati in sede di interrogatorio dinanzi al Gip”. 

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