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A24 e A25, la revoca della concessione al vaglio della Corte dei Conti

Autostrade A24 e A25, gli atti della revoca della concessione a Strada Parchi al vaglio della Corte dei Conti.

Autostrade A24 e A25, gli atti della revoca della concessione a Strada Parchi al vaglio della Corte dei Conti.

Tutti gli atti relativi alla revoca in danno della gestione delle autostrade laziali ed abruzzesi A24 e A25 nei confronti della concessionaria Strada dei Parchi Spa decisa dal Consiglio dei Ministri il 7 luglio scorso, a partire dallo stesso decreto legge, dovranno essere registrati dalla Corte dei Conti, contrariamente a quanto previsto nel provvedimento del Cdm: in sostanza, su ogni provvedimento ci sarà il controllo della magistratura contabile. Lo prevede un sub emendamento approvato dal Senato nella seduta di giovedì scorso nell’ambito dell’iter di conversione in legge del decreto del Governo. Palazzo Chigi per velocizzare i tempi della conversione, ha trasformato il decreto in un emendamento che è stato collegato ad un altro decreto, denominato Mims 2. Il testo era stato approvato dalla commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato con due sub emendamenti, come il terzo in Aula, presentati dal M5S, in particolare dalla senatrice abruzzese Gabriella Di Girolamo: uno prevede il riassorbimento alle condizioni attuali da parte del nuovo gestore pubblico Anas del personale, esclusi i dirigenti, in tutto circa 800 persone, in capo a Strada dei Parchi (circa 400), Parchi Global Service s.p.a. e Infraengineering S.r.l., “con salvaguardia, ad ogni effetto economico e normativo, dell’anzianità lavorativa maturata presso dette società”, l’altro istituisce un Tavolo istituzionale presso il Mims “al fine di promuovere un ampio percorso di partecipazione democratica nella programmazione delle attività e di favorire una definizione organica e condivisa delle tariffe da pedaggio”, presieduto dallo stesso Mims al quale partecipano un rappresentante di ANAS s.p.a, un rappresentante della Regione Abruzzo, un rappresentante della Regione Lazio, una rappresentanza dei sindaci dei comuni interessati dalle tratte autostradali A24 e A25 e del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (CNCU). L’emendamento è stato approvato con 97 voti a favore (in particolare Pd e M5S e Insieme per il Futuro), 36 contrari (in particolare Fdi e Fi e fuoriusciti del M5S guidati da Elio Lannutti ) e 48 astenuti (in particolare la Lega).

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