Dellimellow vs Claudio Calvisi: questa è l’ora del caffè

Come riconoscere un buon bar dal macinino, caffè a km 0 e molto altro nella seconda parte della chiacchierata tra Calvisi e Dellimellow.
Dellimellow e Claudio Calvisi: due amanti e appassionati del caffè che si incontrano e si ‘scontrano’ sulla bevanda più amata e conosciuta al mondo.

Nella scorsa puntata della rubrica del Capoluogo, la prima parte dell’intervista/chiacchierata tra Claudio Calvisi e Dellimellow. Chi è Dellimellow lo abbiamo già detto: polemista, ma anche stratega di comunicazione. Calvisi lo conosciamo benissimo: aquilano, micro torrefattore, proprietario di Dolci Aveja e del canale YouTube 99 Caffè, un vero e proprio ‘contenitore’ sul mondo che ama, studia e che lo appassiona da sempre. Da una costola del canale YouTube con Calvisi è stata creata la rubrica del Capoluogo“Ah che bell ‘o caffè”: ogni settimana un appuntamento, un video, una chicca, una curiosità sul settore. Dellimellow aveva alzato la polemica intorno al caffè italiano; da lì è nata un’intervista scontro tra due veri appassionati del settore, uno spunto interessante per togliere tanti dubbi e sfatare alcuni falsi miti.

A questo link la prima parte dell’intervista con Delimellow
“Mettiamo subito in chiaro una cosa: la fascia tropicale del mondo produce caffè, noi italiani non siamo produttori. Solo in Sicilia c’è un primo esperimento di coltivazione sperimentale – spiega Calvisi -. La sapienza del tostatore è quella di scegliere i crudi, riuscire a tostarli e miscelarli, utilizzando ovviamente un ottimo prodotto. Sul tema caffè, come su quello pizza e pasta, noi italiani partiamo da una base culturale importante, ma siamo un po’ arroganti. L’americano per esempio sta prendendo piede anche da noi, è una cultura che va rispettata, ma dovremmo imparare a puntare su ciò che abbiamo, prima di ‘aprirci’ alla novità che viene da fuori”.