L’eremo di San Rocco riapre le sue porte 13 anni dopo

La riapertura dell’eremo di San Rocco è stata accompagnata da una cerimonia emozionante. “La forza dei comuni è in questi gioielli”.
L’eremo di San Rocco viene restituito alla popolazione di Fagnano dopo una lunga chiusura. Festa grande in paese.
EREMO DI SAN ROCCO – E’ stata una cerimonia molto sentita che “cancella tutti i giorni complicati”. Siamo a Fagnano Alto, precisamente a Ripa, la frazione più popolosa del comune, dove – come annunciato nei giorni scorsi – l’eremo di San Rocco ha riaperto finalmente le sue porte.
“Oggi per noi non è un sabato qualunque” ha detto un emozionato Francesco D’Amore, sindaco di Fagnano Alto e presidente del parco Sirente Velino nel giorno dedicato alla riapertura della chiesetta e dell’area che la ospita.
La zona era stata interdetta con una ordinanza della protezione civile in seguito al terremoto del sei aprile 2009. L’eremo incastonato nella roccia è rimasto sempre intatto, ma la parete che lo sovrasta ha presentato dei problemi di stabilità.
I lavori per la messa in sicurezza sono andati avanti per poco più di un anno e questo, a suo modo, è stato un piccolo miracolo per la valle Subequana dove i riflettori si sono accesi grazie a un progetto che ha preso il via lo scorso anno e ha visto unite più forze e professionalità: Comune – Parco – Regione e le associazioni Oro nero e proloco insieme per il territorio.
L’ingegner Antonio Capassi, che ha già curato la messa in sicurezza delle Gole di Celano, per un anno intero insieme alla sua squadra si è preso “cura” della parete rocciosa: “È stata bonificata l’area dal materiale pericolante e dagli arbusti, quindi c’è stata la fase del monitoraggio per individuare eventuali spostamenti o distaccamenti dalla parete. La parete ‘osservata speciale’ è stata, quindi, preparata, con la sistemazione di appositi prismi per intercettare le aree soggette a movimento. Ogni 3 mesi circa è stato ripetuta la verifica, individuando in questo modo alcuni massi in posizione precaria, subito estratti. Attraverso questa procedura abbiamo stabilizzato la parete a fine inverno, evitando qualsiasi potenziale rischio”.
La cerimonia si è svolta nella piazzetta antistante la chiesa di San Vittorino, dove la giornalista Roberta Galeotti ha moderato gli interventi degli ospiti, e a seguire il cammino verso l’eremo e la riapertura della chiesetta con Monsignor Orlando Antonini e Don Pedro ha regalato momenti emozionanti ai tanti fagnanesi che aspettavano questo momento.
La riapertura si è svolta in un momento particolare, a pochi giorni dalla Perdonanza celestiniana che quest’anno ha un valore fortissimo perché si arricchisce grazie alla presenza di un ospite speciale: Papa Francesco.
“La fiaccola del perdono quest’anno farà una piccola deviazione: raggiungerà anche il nostro eremo” – annuncia ai microfoni del CapoluogoD’Amore.
Non sono mancati momenti di commozione soprattutto nel momento della consegna della chiave che apre le porte dell’eremo, ovvero nel passaggio del testimone dal più giovane del comune al più anziano.
La sacralità sorprendente del piccolo santuario incastonato nella roccia in questo caldo sabato pomeriggio ha scaldato l’anima più autentica del comune e dei tanti fedeli che si sono raccolti in preghiera.