Decreto sostegni

Bonus padri separati, firmato il decreto

Bonus padri separati, in arrivo 800 euro al mese: bisognerà dimostrare flessione delle entrate dovuta al Covid

Arriva il bonus per i padri separati in difficoltà economiche. È infatti giunto al termine il lungo e complicato percorso della misura che prevede un contributo per i genitori che non riescono a pagare l’assegno di mantenimento: la ministra per la Famiglia Elena Bonetti ha firmato il decreto che rende operativa l’agevolazione.

“Il Bonus per i padri separati anticipato dal Messaggero è una misura che ha avuto un lungo iter perché nella formulazione con cui la Lega l’aveva presentata era di fatto inapplicabile. Era buona in gran parte degli intenti, ma è stato necessario modificarla per renderla applicabile e equa verso tutti i figli di coppie separate. In questo modo riusciamo a erogare queste risorse necessarie ai ragazzi. Felice di aver portato a compimento questa misura firmando a luglio la proposta di decreto”, ha detto all’Ansa il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia. L’assegno, che può arrivare fino a 800 euro al mese per la durata di un anno (9.600 euro in totale quindi), potrà ora essere distribuito. La misura era contenuta inizialmente già nel decreto Sostegni, varata dal governo Draghi nel maggio del 2021, ma era stata considerata inapplicabile ed era stata quindi necessaria una riscrittura.
“In arrivo il bonus per genitori separati, – aveva annunciato poco prima il senatore della Lega Alberto Bagnai, componente commissione Finanze a Palazzo Madama e responsabile dipartimento Economia del partito – una norma proposta e fortemente voluta da Matteo Salvini, per aiutare padri separati o divorziati messi in crisi economicamente dalle conseguenze provocate dalla pandemia. Un prezioso strumento per le famiglie in difficoltà che permetterà loro di ricevere un aiuto fino a 800 euro. Si concretizza così un altro impegno di Salvini e della Lega, confermando la nostra serietà e il nostro pragmatismo, oltre il fatto che la buona politica non viene fermata dalle elezioni anticipate. Dalle parole ai fatti”.

La norma

La misura era contenuta inizialmente nel decreto Sostegni approvato nel maggio del 2021. La norma era stata però considerata inapplicabile ed era stata quindi necessaria una riscrittura. Il problema nasceva dal fatto che il testo approvato era discriminatorio perché parlava di separati o divorziati, senza far riferimento alle coppie di fatto. Inoltre rischiava di far arrivare il bonus al genitore e non direttamente ai figli che devono ricevere l’assegno di mantenimento. In sostanza era necessario evitare che un padre (è difficile infatti che sia la madre a dover pagare gli alimenti) in difficoltà economiche prendesse il bonus e poi non versasse comunque l’assegno all’ex.

Bonus padri separati: a chi spetta

Gli 800 euro mensili andranno a quel genitore “che deve provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, nonché dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, che non abbia ricevuto, del tutto o in parte, l’assegno di mantenimento a causa dell’inadempienza del genitore”. Nel testo viene specificato che il reddito di chi fa domanda per il bonus deve essere “inferiore o uguale” a 8.174 euro nell’anno in cui si chiede. Chi ne ha diritto è un padre, tenuto a pagare gli alimenti, “che ha ridotto o sospeso la propria attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorno o per una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto a quello percepito nel 2019”. Sono esclusi tutti coloro che hanno ricevuto, anche solo parzialmente, l’assegno di mantenimento nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022.

Bonus psicologo al via: come fare domanda

leggi anche
Le ipotesi
Decreto Aiuti Bis, niente più Bonus 200 euro ma c’è la decontribuzione: le misure previste
Attualita'
Bonus psicologo al via: come fare domanda
Utili
Bonus 200 euro, si allarga la platea dei beneficiari