Cronaca

Sparatoria Pescara, gravissimo il ferito

È stato estratto il proiettile dall'addome dell'uomo ferito durante la sparatoria a Pescara. Operato d'urgenza la prognosi è riservata.

Gravissime le condizioni del ferito colpito da un proiettile a Pescara nella sparatoria in cui ha perso la vita un uomo.

Il ferito, un ex calciatore di Montesilvano, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per estrarre
un proiettile dall’addome. La sparatoria, su cui stanno indagando le forze dell’ordine, è avvenuta ieri sera intorno alle 20: l’uomo si trovava nel bar del Parco a Pescara insieme a un amico, un architetto di Francavilla al Mare, quando un killer ha sparato diversi colpi di pistola contro di loro. L’architetto è morto. L’intervento chirurgico è iniziato subito con due equipe mediche che si sono alternate in sala operatoria. L’uomo ha riportato ferite multiple da arma da fuoco al torace, all’addome, al volto e alle braccia, fratture varie e ferite lacero contuse.

In tarda mattinata, intorno a mezzogiorno, la Asl ha emesso il bollettino medico, riportato dal quotidiano Il Centro.

“Dopo una prima stabilizzazione dei parametri emodinamici e respiratori”, si legge nel bollettino medico, “ed esecuzione di TC Total Body, il paziente è stato condotto in sala operatoria in regime di emergenza. Il paziente è giunto nel blocco operatorio dell’ospedale di Pescara, diretto da Maria Rizzi, in condizioni gravissime per shock emorragico dovuto a ferite multiple da arma da fuoco interessanti torace, addome, arto superiore destro e massiccio facciale. Durante i numerosi interventi chirurgici susseguitisi durante la notte è stato sostenuto in vita dal medico anestesista Anna Maria Rutilo e condotto alle h 5.20 presso la Rianimazione in condizioni stabili, pur nella gravità, grazie all’impegno dell’intera equipe anestesiologica, chirurgica ed infermieristica. Di seguito le fasi chirurgiche. La prima fase di Chirurgia toracica (con i chirurghi Marco Casaccia e Adolfo D’Agostino) è consistita in una toracotomia esplorativa, estrazione di proiettile, drenaggio di versamento ematico, sutura delle lacerazioni. La seconda fase di Chirurgia addominale (con i chirurghi Valerio Caracino, Vitantonio Mongelli e Simone Gargarella) è consistita in una laparatomia esplorativa con suture ed emostasi degli organi lesionati (fegato, stomaco, diaframma). Infine le lesioni maxillo facciali (frattura mandibola, zigomo, lacerazione della lingua) sono state trattate dal dottor Pasqualino Cangini coadiuvato da Casaccia. Attualmente il paziente è in prognosi riservata, ancora in condizioni critiche, presso l’Unità di Terapia intensiva e rianimazione del presidio ospedaliero di Pescara, diretto da Rosamaria Zocaro, seguito da Antonella Frattari responsabile della Rianimazione”.

Sparatoria davanti al bar, un morto e un ferito

Sparatoria Pescara: killer ha prelevato cellulari vittime

Una esecuzione in perfetto stile mafioso: è su questa ipotesi che sta lavorando la Procura pescarese dopo il duplice agguato di ieri sera al Bar del Parco. Un morto e un ferito grave: lo sparatore prima ha teso il braccio attraverso le piante per sparare verso Walter Albi e Luca Cavallito, poi si si è avvicinato ai due per dare il colpo di grazia alla testa. In totale gli inquirenti hanno trovato in terra almeno 8 bossoli. Cavallito è stato colpito alla mandibola e forse per questo si è per ora salvato, magari con un gesto di difesa. Non solo: l’assassino ha poi prelevato i cellulari delle due vittime prima di scappare sulla moto. Ieri sera dopo l’attentato le forze dell’ordine hanno dato il via ad alcune perquisizioni nelle case delle vittime. Manca ancora il movente, ma alcune voci parlano di questioni economiche, si indaga sul passato delle due vittime e si vocifera di un appuntamento con qualche persona che i due avrebbero atteso al bar. Intanto il Prefetto di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo, ha convocato per oggi alle ore 17.30 una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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