Gli impianti aperti sono una marcia in più per i la località turistica dei Prati di Tivo: boom di presenze nel weekend ferragostano.
IMPIANTI PRATI _ Sono già trascorsi dieci giorni dall’apertura degli impianti di Prati di Tivo.
La cabinovia funzionante è un richiamo per molti, escursionisti e turisti.
In questo passato weekend ferragostano già dalle 8 di mattina, orario di apertura dell’impianto, il piazzale dei Prati era pieno di auto, di turisti ed escursionisti pronti a raggiungere La Madonnina, punto di partenza per ascese verso il Corno Piccolo, il Rifugio Franchetti e traversate dal lato occidentale del Gran Sasso.
Anche numerose famiglie con bambini hanno usufruito della cabinovia per arrivare semplicemente a quota 2.007 slm e godersi l’affaccio sul vallone delle Cornacchie e la bella bastionata rocciosa e alpinistica del Gran Sasso.
Il ticket di andata e ritorno costa 15 euro, prezzo intero per adulti e bambini dagli otto anni in su. Un po’ caro, ma i costi energetici (vecchi e nuovi) sono altissimi.
Purtroppo, come già annunciato nei giorni scorsi, l’impianto è aperto ma a tempo determinato: la concessione scade il 20 settembre e da quella data ci si troverà punto e a capo.
Intanto a quota 2.433 msl “si fa festa” in casa Franchetti. Mazzoleni e il suo staff cucinano, servono prelibatezze e ti accolgono col sorriso di sempre: zuppa, polenta, lasagna, strudel e crostate tra nuvole e raggi di sole sul balcone del rifugio.
C’è un piacevole pienone. Il Franchetti è la meta per molti, ma c’è chi procede e punta più in alto.
Ogni giornata di montagna come questa è seguita da una riflessione: è tutto al posto giusto, ma manca ancora molto.
Ai Prati gli hotel sono fermi-chiusi, come l’Amarocchi tutto impacchettato per la ristrutturazione (lasciandoci ben sperare) e gli impianti che spegneranno presto i motori dopo l’assaggio intenso di un mese d’apertura. Il futuro dei Prati sarà deciso (in parte) dalla vendita di questi ultimi.