Anniversario terremoto amatrice

Sisma Amatrice, 6 anni dopo quelle maledette 3.36

Sisma Amatrice: nel sesto anniversario non ci sarà il premier Draghi. "La politica ci ha abbandonati, la popolazione soffre". Lo sfogo del sindaco Cortellesi.

Erano le 3.36, 4 minuti dopo rispetto all’inferno dell’Aquila di 7 anni prima. Amatrice quella notte venne colpita dallo stesso incubo. Il terremoto che cancellò letteralmente il paese era di magnitudo 6.0 sulla scala Richter e seminò morte e distruzione anche ad Accumoli e Pescara del Tronto.

Oggi, 6 anni dopo, ad Amatrice sono 82 le case riconsegnate (dati di marzo 2022). I rincari dei materiali non hanno fermato, per fortuna, una ricostruzione partita con anni di ritardo e con attualmente 357 i cantieri in fase realizzativa. Un quadro normativo, oggi cambiato, aveva bloccato i settori di una ricostruzione che ora, sembra, potrà finalmente decollare.  Proprio Amatrice ha pagato il maggior tributo di vite umane: sulle 300 vittime totali, 235 sono morte nel territorio. Successivamente alla prima scossa delle 3:36, si sono susseguite circa altre 300 scosse, di cui le magnitudo maggiori sono state 5.4.

Sisma Amatrice: le celebrazioni

Saranno quattro i momenti liturgici presieduti dal vescovo Domenico nel sesto anniversario del sisma del 24 agosto 2016. Il primo appuntamento sarà martedì 23 agosto alle 21 a Fonte del Campo di Accumoli per un momento di preghiera organizzato dalla parrocchia. Allo scoccare della mezzanotte ci si ritroverà nel campo sportivo di Amatrice per aspettare insieme le 3.36, orario delle violente scosse sismiche. L’attesa sarà vissuta in movimento con una fiaccolata che attraverserà alcuni luoghi significativi del paese, per poi fare ritorno al campo sportivo. Qui, al rintocco di un gong, saranno letti i nomi delle vittime del terremoto. La veglia si concluderà davanti al monumento ai caduti. Sempre presso il campo sportivo di Amatrice, alle ore 11 del 24 agosto, monsignor Pompili presiederà la Santa Messa, che verrà trasmessa in diretta da Rai Uno. Alle ore 17 dello stesso giorno il vescovo presiederà la celebrazione eucaristica nell’area Sae di Accumoli.

amatrice marzo 2019

“I nostri morti aspettano riconoscimenti e giustizia!”: lo sfogo del sindaco Giorgio Cortellesi

Quest’anno alle celebrazioni per il sesto anniversario, non ci sarà il premier dimissionario Mario Draghi, ma il ministro Maria Cristina Messa. Un’assenza che ha causato qualche malumore, come nel caso del primo cittadino di Amatrice, Giorgio Cortellesi. “Dopo anni di passerelle mediatiche e promesse elettorali – ha detto il primo cittadino intervistato da Affari italiani – per ciò che ci riguarda, era dovere del premier Draghi partecipare direttamente, non delegare, proprio per rispetto delle 299 vittime del terremoto (239 solo ad Amatrice). Morti che aspettano giustizia e riconoscimenti precisi, come ad esempio, dare seguito alla proposta del fondo per i familiari delle vittime richiesta dall’Associazione ‘Il sorriso di Filippo’, testo approvato in ottava Commissione della Camera che giace in attesa di un ‘recupero’.Nessuna polemica, anzi grande rispetto per la presenza della ministra Maria Cristina Messa, professionista di grande valore. Ma dobbiamo registrare, purtroppo, proprio nell’anniversario del terremoto, l’assenza, al limite della latitanza, da parte dei massimi esponenti delle istituzioni. Segno di un crescente disinteresse che fa male a una comunità che ha tanto sofferto“.

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